Prima di elencare una serie di rimedi naturali per eliminare l’occhio di pernice vediamo insieme quali sono i sintomi e in che cosa consiste questo fastidioso disturbo. Si tratta di un tiloma, ovvero un inspessimento superficiale e circoscritto alla pelle che si sviluppa solitamente tra le dita del piede, prevalentemente tra il quarto e il quinto dito. La ragione è che la zona in questione è particolarmente soggetta a sfregamenti o compressioni ripetuti e persistenti. Differenti dai calli, i tilomi sono ben delimitati e limitati a uno specifico punto, risultando più profondi e andando a interessare gran parte del derma sottostante. Spesso e volentieri l’occhio di pernice è doloroso.
Le cause dell’occhio di pernice vanno solitamente individuate in qualcosa che è cambiato a livello della deambulazione:

  • il peso corporeo che va giù o va su in maniera eccessiva;
  • fenomeni artritici o infiammatori a carico delle ossa o delle articolazioni dei piedi;
  • può capitare che si presenti un tiloma anche dopo aver indossato calzature strette.

Risultano maggiormente a rischio le persone che lavorano in piedi o che praticano attività sportive intense.
Il dolore provocato dal tiloma può essere intenso, paragonabile a quello di una puntina da disegno piantata nel derma. L’occhio di pernice può causare problemi nel camminare o nello stare in piedi per lunghi periodi di tempo. Stabilito ciò, scopriamo una lista di rimedi naturali per far fronte a questo problema quando si presenta e per prevenirlo.

Occhio di pernice: rimedi naturali

Parlando di prevenzione il metodo più efficace per evitare l’insorgere dell’occhio di pernice è quello di utilizzare calzature adeguate, morbide e della misura giusta che non vadano ad alterare in alcun modo la biomeccanica del piede.
Passando ai rimedi naturali all’occhio di pernice, vediamo i metodi per evitare che i tilomi si formino e per curarli:

  • gel di aloe vera: questa sostanza serve per ammorbidire l’occhio di pernice. A questo scopo risulta efficace fare un impacco notturno ad hoc. Le proprietà emollienti, dermoprotettive e lenitive della sostanza agiscono in maniera positiva su questa cheratosi. L’impacco va applicato con il piede pulito e asciutto: applicare una quantità abbondante di aloe, coprire la zona interessata con una garza antibatterica e indossare un calzino di cotone. Il mattino dopo occorre levare la garza, asciugare bene la zona e apporne un’altra pulita che eviti lo sfregamento nel corso della giornata;
  • pediluvio antibatterico: in questo caso l’idea è quella di disinfettare l’area e prevenire infezioni di natura fungina nella zona. Perché sia efficace occorre effettuare più lavaggi possibili nella zona nel corso della giornata avendo cura di utilizzare acqua calda, sale grosso, olio essenziale di tea tree e di semi di pompelmo, sostanze che hanno tutte un’azione antibatterica e batteriostatica;
  • estratto idroalcolico di calendula: si tratta di un rimedio utile per ridurre l’occhio di pernice. La calendula in tintura è un rimedio efficace in questo senso grazie alle molteplici proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche, decongestionanti, emollienti e cicatrizzanti. Quanta tintura di calendula serve? Ne basta 30 gocce da diluire in poca acqua per effettuare degli impacchi mirati sulla parte già precedentemente trattata con il pediluvio, l’aloe vera e la pietra pomice. L’effetto di questa sostanze è quello di ammorbidire lo strato corneo residuo così da poterlo eliminare facilmente e favorire la cicatrizzazione della zona e delle eventuali ferite da asportazione.