Le proprietà dell’aloe vera sono molte e permettono di curare il proprio corpo in modo del tutto naturale, senza ricorrere a farmaci. La principale proprietà dell’aloe vera è il suo principio antinfiammatorio, che permette di rigenerare la pelle nei punti in cui è lesa.
Spesso l’aloe è infatti venduta sotto forma di gel, dal momento che, soprattutto in estate, sono molte le proprietà benefiche e lenitive che questa sostanza ha sulla nostra pelle.

Come ogni pianta medicamentosa il suo utilizzo non è esente da controindicazioni e si deve fare molta attenzione a non abusare del gel o delle tisane depurative. Soprattutto se ingerita tramite succhi, l’aloe vera può portare ad alcuni problemi gastrointestinali che possono dare spasmi e diarrea.
Per questo quando si assume aloe vera (diversa invece la questione per il gel) si deve fare attenzione a non superare il dosaggio indicato sulla confezione acquistata, evitando così di avere spiacevoli effetti indesiderati.

Di seguito cerchiamo di scoprire tutti i benefici e le proprietà dell’aloe vera, mettendo anche in evidenza le controindicazioni di un sovradosaggio. Da oggi questa pianta non avrà più segreti e non solo saprete come utilizzarla al meglio, ma potrete anche capire in che modo coltivarla sul balcone di casa vostra così da averne una fonte sempre disponibile.

Aloe vera: proprietà e benefici della pianta


L’aloe vera è conosciuta sin dall’antichità e viene utilizzata per i suoi benefici sin dal 2000 a.C. come testimoniano alcune tavolette d’argilla. Gli studi sulle sue proprietà sono però studiate in modo approfondito a partire dal 1959 da un farmacista del Texas, Bill Coats, che aprirà la strada alla commercializzazione della piante in epoca moderna.
In questo momento si riuscì a capire che l’estratto della pianta poteva dare sollievo alla pelle ustionata e curare l’epidermide lesa.

Dalla pianta dell’aloe vera è infatti possibile estrarre un denso gel che contiene molte principi attivi che hanno proprietà: antinfiammatorie, rigeneranti, antibiotiche, lenitive, disintossicanti e analgesiche. L’estratto di aloe può essere utilizzato non solo per uso esterno, ma anche per uso interno, dal momento che ha la proprietà di risvegliare l’intestino.
L’assunzione di succhi di aloe vera sono infatti utili per riequilibrare il pH e regolarizzare la flora batterica; per tali motivi viene spesso usata per combattere problemi di diarrea o di stitichezza.

Altro utilizzo che se ne può fare per l’intestino è in caso di gastriti, coliti o infiammazioni dell’intestino. L’assunzione dell’aloe vera permette infatti di proteggere le pareti dello stomaco, grazie alla formazione di una sorta di barriera sulle pareti, che permette di bloccare i succhi gastrici e gli agenti irritanti.
I succhi di aloe vera sono un rimedio naturale e molti problemi dell’intestino e alle infiammazioni delle mucose, ma è sempre bene rispettare i dosaggi indicati per non avere spiacevoli controindicazioni (che vedremo in modo approfondito di seguito).

La protezione delle mucose gastriche è possibile grazie ad una delle proprietà più importanti dell’aloe: l’Acemanno. L’Acemanno è un glicosaminoglicano D-isomero che ha dimostrato di avere alcune proprietà immunostimolanti che aiutano la secrezione di interferone.
Grazie a questo elemento il sistema immunitario è più forte e il corpo si difende meglio da virus o batteri.

Per molti l’assunzione di succo di aloe vera è infatti un modo per prevenire le influenze e i mali di stagione, aiutando il proprio corpo ad essere più forte. Lo scopo principale dell’assunzione del succo è proprio quella di rafforzare il proprio organismo nei momenti di maggiore stress, come ad esempio nei periodi di freddo o nel passaggio da una stagione all’altra.

Le proprietà dell’aloe si possono inoltre vedere anche sul nostro aspetto fisico, date le tantissime vitamine e sali minerali di cui è ricca. Queste sostanze sono utili per la rigenerazione delle cellule del nostro corpo e hanno delle forti proprietà antiossidanti e disintossicanti. Assumendo il succo di aloe vera è infatti possibile prevenire l’invecchiamento del nostro corpo e avere dei miglioramenti per i capelli, le unghie e anche la pelle che potrà sembrare più giovane.
L’aloe vera e quindi un prodotto naturale che aiuta a prevenire e combattere non solo le problematiche intestinali, ma anche a migliorare il proprio aspetto fisico.

Cosa succede al corpo quando si assume succo di aloe vera?

L’assunzione del succo di aloe vera è una delle possibilità che si hanno per migliorare i propri problemi intestinali e la propria salute fisica. La dose giornaliera consigliata è solitamente quella di un 20ml (un misurino) al giorno per 2 o 3 volte al dì. Si deve sempre fare attenzione a non superare questo dosaggio dal momento che in caso di assunzione elevata si potrebbero avere fastidi allo stomaco, nausee e acidità.
Ma cosa succede al nostro corpo quando si beve il giusto quantitativo di aloe vera?

Il primo effetto che avremo sarà proprio sull’intestino e sullo stomaco, dove si potranno avere miglioramenti nella digestione. In questo modo si potrà avere il ventre sgonfio, dal momento che il sistema digerente non faticherà ad assumere le sostanze.
L’intestino inoltre sarà protetto e si potrà dire a dio a problemi di colite, infiammazioni o bruciori di vario genere.

In secondo luogo si potranno vedere i benefici sulla propria pelle che risulterà più idratata, ma soprattutto protetta dalle aggressioni degli agenti esterni. Lo stress, lo smog e il clima influiranno meno sull’aspetto del viso, dal momento che sarà protetto dalle proprietà dell’aloe. Questo tipo di protezione si può avere anche con creme a base di aloe vera che aiutano l’elasticità dell’epidermide e contribuiscono alla sua salute.
Capelli e unghie saranno inoltre più forti e tenderanno a spezzarsi di meno.
Il succo di aloe aiuta inoltre ad eliminare le tossine e a depurare il fegate dalle tossine esogene e dai prodotti di scarto del nostro metabolismo.

L’aloe vera è infatti ricca di antrachinoni che vengono definiti “spazzini del corpo”, dal momento che portano il nostro organismo ad espellere tutte le sostanze che non sono necessarie. L’espulsione avviene tramite un effetto lassativo che permette di stimolare il colon nelle sue funzioni. Si deve però fare molta attenzione però perché a lungo andare questo elemento può diventare dannoso per il nostro organismo e creare delle gravi problematiche all’apparato gastrico.

Proprio per questa ragione i succhi che si acquistano in farmacia o in erboristeria sono lavorati in modo da ridurne la concentrazione e rimuovendo l’aolina. Si sconsiglia quindi di preparare in casa il succo di aloe vera, nel caso in cui non si fosse in grado, dal momento che potrebbe risultare tossico per il corpo.

Aloe vera: controindicazioni. Ecco a cosa fare attenzione

Come ogni medicamento, sia esso naturale o farmacologico, e pianta nel momento in cui l’assunzione risulta eccessiva si hanno delle controindicazioni e dei rischi per la salute. L’aloe vera non fa accezione e nel momento in cui non si rispetti la dose di succo consigliata il rischi per lo stomaco sono elevati. In caso di eccessiva assunzione si potrebbero infatti avere i seguenti disturbi:

  • crampi;
  • infiammazioni della mucosa gastrica;
  • diarrea;
  • infiammazione della parete intestinale;
  • forti nausee;
  • vomito.

Si sconsiglia l’interazione tra i farmaci e l’assunzione del succo di aloe vera, dal momento che potrebbe portare ad una perdita di potassio, soprattutto se l’aloe entra in contatto con farmaci diuretici, glicosidi cardioattivi e farmaci cortisonici.
Si sconsiglia inoltre l’assunzione dell’aloe vera in gravidanza, anche se non vi sono degli studi che provino problematiche legate ai succhi e allo stato interessante. Diversa invece la questione per l’allattamento, dal momento che in questo caso l’aloe potrebbe rendere il latte materno amaro e quindi il bambino potrebbe non attaccarsi al seno.

Si sconsiglia inoltre l’assunzione dei succhi all’aloe vera durante il periodo del ciclo mestruale, dal momento che il flusso sanguigno potrebbe diventare più abbondante. Si sconsiglia inoltre l’assunzione in caso di emorroidi, varici, problemi di appendicite e morbo di Crohn.
I cicli di assunzione inoltre non dovrebbero mai essere più lunghi di tre mesi e dopo questo periodo si dovrebbero interrompere per dar modo all’intestino di lavorare anche senza la sostanza.