Il pioppo è un albero molto diffuso nel nostro Paese, soprattutto nella pianura padana. Esistono diverse tipologie di questa pianta e la sua caratteristica principale è la crescita molto rapida. È ideale da far crescere in giardini pubblici, ma può essere coltivato in spazi privati, tenendo sempre conto che si sviluppa moltissimo in altezza. Ma come dobbiamo piantarlo?

Il nome scientifico del Pioppo è popolus, appartiene alla famiglia delle salicacee, ed è molto diffuso nella parte settentrionale dell’emisfero. È una pianta che non richiede particolari cure e attenzioni, ma ha una crescita rapida e sorprendente: può arrivare ad una altezza di circa 30 metri ed il tronco ad una circonferenza di 2,5 metri.
Il colore della corteccia e delle foglie varia a seconda della specie; il legno è molto apprezzato e viene utilizzato soprattutto per la costruzione di mobili e oggetti per la casa.
L’unico tasto dolente del pioppo è il polline: sempre più persone sono allergiche ai semi lanuginosi, contenuti nei frutti di questo arbusto, che durante il periodo della maturazione vengono dispersi al vento.

Scopriamo più da vicino questo albero così diffuso in Italia, le varie tipologie che possiamo incontrare e come piantare un pioppo nel nostro giardino.

Le tipologie di pioppo

Come abbiamo già detto il pioppo si può suddividere in diverse tipologie, scopriamo ora quali sono e in cosa differiscono tra di loro.

  • Pioppo nero: chiamato scientificamente popolus nigra, è una delle varietà più diffuse in Italia. Il nome deriva dalla corteccia molto scura e nodosa che molto spesso arriva a misurare oltre i 30 metri. Le foglie sono più scure, tendenti al grigio e hanno una forma che presentano una forma ovale.
  • Pioppo bianco: il popolus alba, è uno dei più diffusi in giardinaggio, poiché è la specie più longeva e facile da coltivare. Ha un colore più chiaro delle altre tipologie, ma il suo nome deriva dal tomento, ossia una fitta peluria biancastra che ricopre le foglie poste nella parte inferiore. Può raggiungere un’altezza di circa 40 metri, la sua corteccia è di colore grigio chiaro e liscia, mentre le foglie hanno una forma ovale e sono di un bel verde brillante.
  • Pioppo tremulo: questa specie è diffusa in Italia soprattutto nelle zone montuose poiché viene utilizzata principalmente per rafforzare le pendici franose. Si caratterizza per un fusto eretto con una circonferenza più esile rispetto a quella delle altre tipologie. La chioma è particolarmente leggera: infatti si muove moltissimo con il vento. Le foglie possono essere sia ovali che appuntite mentre la corteccia ha delle sfumature argento con solchi scuri.

Come piantare un pioppo?

Se abbiamo preso la decisione di far crescere nel nostro giardino un albero di pioppo dobbiamo assolutamente sapere come fare a piantarlo. Prima di tutto dobbiamo acquistare una piantina: il consiglio è quello di rivolgerci ad un negozio specializzato per avere la sicurezza che la pianta sia in salute e senza problemi.
Un albero giovanissimo deve avere una leggera corteccia e diversi germogli; dobbiamo anche assicurarci che le radici siano forti e sane: qualora non fosse possibile vederle per la troppa terra possiamo rimandare l’acquisto.
Ricordiamo inoltre che gli esemplari maschi non producono polline e quindi scegliere di acquistarli influenzerà molto la nostra salute e quella dei nostri cari.

Affinché l’albero metta radici robuste e possa crescere nel modo migliore dobbiamo prima di tutto scavare una buca profonda almeno 1 metro e fornire alla pianta il giusto drenaggio; una volta inserito l’arbusto nella buca dobbiamo ricoprire le radici con il terreno e legarlo ad un supporto per evitare che si spezzi.
Il consiglio è quello di piantare il nostro pioppo in primavera o in autunno e per evitare che le radici danneggino edifici vicini, di posizionarla ad almeno 200 metri di distanza.
Quando l’albero è ancora giovane dobbiamo dare acqua almeno due volte al mese; con la crescita dovrà essere più sporadica: solo una volta al mese.