La dieta metabolica è uno dei tanti regimi alimentari in voga nell’ultimo periodo, che promette di perdere peso facilmente e in poco tempo. Ma funziona davvero? E come? Cerchiamo di rispondere a queste domande facendo anche una lista di quali cibi mangiare e quali no.

Come avviene spesso per queste diete alla modo è tutto iniziato da un libro; in questo caso parliamo di La dieta metabolica. Un approccio alla dieta pratico e semplice un libro scritto dal medico canadese di origini italiane Mauro di Pasquale, che ha sviluppato questo regime alimentare con l’obiettivo di far perdere peso al paziente e non riprenderlo più, portare al massimo il dimagrimento e tonificarsi, apparire e sentirsi più sani.
Ma andiamo ora a capire più nel dettaglio come funziona la dieta metabolica e quali cibi si possono mangiare.

Come funziona la dieta metabolica

La dieta metabolica, apprezzatissima dai body builder perché permette di perdere peso senza intaccare la massa muscolare, mira a cambiare il metabolismo della persona in poco tempo facendogli così perdere peso velocemente e mantenendo i risultati a lungo. Ma come funziona? Questo regime alimentare nasce dall’idea secondo cui quando l’organismo non riceve abbastanza calorie e carboidrati vada a bruciare i grassi per ricavarne energia. In questo modo, si perde peso in maniera veloce, senza però soffrire la fame e soprattutto evitando di perdere tonicità muscolare.

La dieta metabolica si struttura in due fasi: la prima è il cosiddetto periodo di prova, mentre la seconda è semplicemente chiamata seconda fase.
Il periodo di prova dura circa 4 settimane durante le quali si deve andare ad individuare il quantitativo minimo di carboidrati di cui l’organismo ha bisogno per evitare sgraditi effetti collaterali come eccessiva stanchezza e scarsa concentrazione. Nello specifico il periodo di prova prevede 12 giorni in cui si consumano pochi carboidrati e molti grassi (fase di scarico) e poi 2 giorni con molti carboidrati (fase di carico). Lo schema è da ripetere due volte.
Nel periodo di prova bisogna seguire questa ripartizione giornaliera dei nutrienti:
Fase di scarico (12 giorni): 50-60% grassi, 30-50% proteine, 30 grammi di carboidrati
Fase di carico (2 giorni): 25-40% grassi, 15-30% proteine, 35-55% carboidrati.

La fase di passaggio dal periodo di prova alla seconda fase è assolutamente essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che questo regime alimentare si prefigge e soprattutto per la salute dell’organismo. Il cambio deve avvenire solo nel momento in cui si è individuato il corretto quantitativo di carboidrati da assumere.

Nella seconda fase dopo che il nostro organismo ha imparato a bruciare i grassi per produrre l’energia necessaria, dobbiamo fare in modo che questa informazione resti immagazzinata nella memoria del nostro corpo e che questo processo si ripeta nella quotidianità e non solo quando si mangia seguendo questo regime alimentare. La dieta metabolica dopo il periodo di prova consiglia di alternare 5 giorni di scarico a 2 di carico.

Dieta metabolica: quali cibi mangiare?

Ma quali sono i cibi che si possono mangiare secondo l’ideatore della dieta metabolica? Gli alimenti grassi e proteici, ovviamente! Rispetto alle altre diete, l’idea innovativa è quella di poter mangiare senza pesare le porzioni e quindi senza soffrire la fame.
Nel dettaglio via libera uova,tonno e sgombro, burro, maionese manzo, pollo, pancetta, salsicce, pesci grassi come salmone, , latte e yogurt intero, formaggi.
Per quanto riguarda la piccola dose di carboidrati concessi questi possono essere ricavati da: pane, pasta, riso, orzo, quinoa, crackers, fette biscottate, biscotti o gallette.
La frutta secca si può consumare tranquillamente visto l’apporto di grassi, da limitare invece la frutta fresca e anche la verdura poiché anch’essa contiene una piccola quantità di carboidrati.

Dalla lista dei cibi concessi si può facilmente intuire quale sia il maggior rischio per chi decide di seguire questa dieta: la drastica diminuzione di carboidrati ingeriti mette a dura prova l’organismo che deve trovare un modo alternativo per procurarsi l’energia necessaria.
Consigliamo quindi di rivolgersi sempre ad un esperto per tenere sotto controllo la situazione e non trovarsi poi con spiacevoli sorprese.