Il mondo delle api è davvero molto affascinante: c’è chi decide di iniziare un’attività con questo insetto per passione, chi per curiosità, chi invece per farne un vero e proprio lavoro.
Vediamo quindi come funziona l’apicoltura, come funziona e quanto costa.

Con il termine apicoltura si indica un allevamento di api allo scopo di sfruttare i prodotti dell’alveare.
Il ruolo dell’apicoltore consiste quindi nel prendersi cura degli animali, fornire loro un riparo, il cibo e ovviamente raccogliere ciò che le api producono: miele, pappa reale cera d’api.
Ovviamente il guadagno dipenderà dal numero delle api che si riescono ad introdurre nell’allevamento, dalla quantità di prodotto che riescono a produrre e dalla bravura dell’allevatore che dovrà, prima di iniziare, documentarsi e conoscere tutti i passi da compiere per iniziare questa attività così appassionante.

Ciò che può spaventare all’inizio è il non sapere da che parte cominciare, vediamo quindi insieme qualche piccolo consiglio per aprire un’attività di apicoltura, come funziona questo allevamento e quanto costa.

Apicoltura: come funziona?

Ma come funziona un’attività di apicoltura? Cosa ci occorre per avviare questo tipo di allevamento?
Prima di tutto serve una grande passione e una forte spinta motivazionale: senza l’interesse nei confronti delle api e della natura in generale non ha senso buttarci in questa attività.
Ovviamente però questo non basta, dobbiamo anche conoscere a fondo la materia e il mondo così complesso di questo insetto.
Se non siamo in possesso di un titolo di studi che ci abbia dato una preparazione adeguata, dobbiamo iniziare a documentarci da soli: leggere manuali, ma anche iniziare a frequentare allevamenti già avviati e attivi.
Ad esempio è fondamentale conoscere lo sviluppo della api e come esse si relazionano con il mondo esterno.

Dopo questi primi passi dobbiamo iniziare ad occuparci della parte pratica; ossia trovare un terreno adatto e comprare la prima famiglia di api.
Per quanto riguarda il terreno, come per l’elicicoltura, non deve avere particolari caratteristiche: basta che ci sia spazio sufficiente per mettere tutta l’attrezzatura.
Per quanto riguarda invece la scelte delle prime api dobbiamo fare molta attenzione: è importante scegliere insetti di qualità per evitare di partire col piede sbagliato.
Se vogliamo iniziare a produrre già dallo stesso anno possiamo acquistare nuclei precoci intorno a marzo e aprile; per un investimento più basso, invece, possiamo iniziare con uno sciame che però inizierà a produrre l’anno successivo.

Oltre a questo dobbiamo anche procurarci tutti gli strumenti necessari, questi sono alcuni di quelli essenziali:

  • Guanti in pelle
  • Camice con maschera protettiva
  • Arnie (ricovero artificiale dove vive la colonia di api domestiche)
  • Cassettino portasciami
  • Nutritore per la somministrazione dello sciroppo
  • Escludiregina per evitare che l’ape regina vada a deporre nel melario

Dal punto di vista burocratico dobbiamo iniziare comunicando la posizione degli alveari alle autorità competenti, denunciare l’attività all’ASL iscrivere la nostra attività presso il Registro delle imprese agricole; dobbiamo ottenere l’attribuzione di una Partita Iva e di un codice fiscale e tutti i documenti sulla sicurezza aziendale, soprattutto se abbiamo dipendenti.

Apicoltura: quanto costa e quanto si guadagna

Vediamo ora quanto costa iniziare un’attività di apicoltura, qual’è l’investimento iniziale che dobbiamo fare e quali sono i costi di mantenimento.

Nel complesso per avviare questa attività dobbiamo calcolare una cifra che si aggira attorno ai 2.000 euro; ovviamente il costo può variare notevolmente sia se si possiede già un terreno su cui avviare la nostra attività, sia se decidiamo di affittare da cooperative locali gli attrezzi più costosi, come ad esempio lo smielatore per confezionare il miele.
Se uno sciame d’api di buona qualità può costare circa 100 euro e le arnie si aggirano più o meno attorno alla stessa cifra, sono infatti i macchinari ad essere particolarmenti cari: si può arrivare a spendere anche 1.200 euro.

Ma quanto si può ricavare da questa attività? Il calcolo è molto difficile da fare: infatti dipende dalla quantità di miele che si riesce a produrre. In media un kg di miele si vende a circa 3 euro, dunque solitamente chi ha appena iniziato non riesce a superare i 7.000 euro lordi annui.