Che cos’è il vino biologico? Come si produce questa tipologia di bevanda alcolica ed in cosa differisce rispetto a quello tradizionale? Nel corso di questo articolo andremo ad analizzare insieme tutte le varie tematiche relative al vino biologico.
Analizzeremo come si crea e come si produce e quali sono le differenze principali rispetto al vino comunemente bevuto e conosciuto.

Come prima cosa andiamo ad analizzare che cos’è il vino biologico. Con questo nome ci si riferisce ad una tipologia di vino che viene giuridicamente definita per quei tipi di vini certificati che ricevono quindi un attestato un documento che contiene una certificazione, da un organismo di certificazione III con alcune normative comunitarie che sono di due tipi:

  • Reg. CE N°834/07 e Reg. CE N°889/08 per la conduzione agronomica dei vigneti;
  • Reg. CE N°203/12 per gli aspetti relativi alla vinificazione, la produzione vera e propria.

In questi casi si trovano le indicazioni della produzione del vino biologico che viene esplicitato con un logo autorizzato applicato alle etichette del vino che ha il simbolo di una foglia con 12 stelle. Il simbolo in questione è quello che si trova su tutti i prodotti biologici e che ne certifica la corretta coltivazione.
Dopo aver visto brevemente che cosa si intende per vino biologico passiamo a capire come si produce e quindi in cosa si cosa differisce rispetto al vino tradizionale.

Vino biologico: come si produce

Il vino biologico si produce essenzialmente da uve che provengono da agricoltura biologica certificata ovvero con l’utilizzo vietato di fitofarmaci, diserbanti, pesticidi e concimanti di sintesi.
Inoltre il vino biologico viene prodotto con un principio di agricoltura sostenibile volta a garantire la sostenibilità, la fertilità del fondo e per questo motivo vengono applicate alcune pratiche agronomiche come il sovescio, la rotazione delle colture, la piantumazione obbligatoria del favino.

Il produttore viene sottoposto ad un processo di certificazione per tutto il processo produttivo. Oltre a quella relativa alla fertilità del terreno il vino biologico va prodotto attraverso alcune pratiche di vinificazione disciplinate da un regolamento ferreo.
I produttori infatti non possono usare coadiuvanti ed additivi se non in piccola parte che devono avere origine biologica e devono essere ovviamente limitati e tracciati.

Inoltre tutte le fasi che fanno parte della produzione del vino biologico dalla raccolta delle uve dal vigneto fino all’imbottigliamento sono tracciate attraverso alcuni documenti che permettono ai migliori produttori che rispettano questo regolamento di applicare il logo autorizzato sull’etichetta.

Dopo aver visto come si produce il vino biologico passiamo alle differenze rispetto al vino tradizionale.

Vino biologico: in cosa differisce

Il vino biologico rispetto al vino tradizionale differisce in alcune peculiarità. Queste riguardano due ambiti essenziali: la produzione di uve da agricoltura biologica certificata, alcuni aspetti enologici e riguardanti la vinificazione.
Per definirsi vino biologico, questo non deve utilizzare come abbiamo detto pesticidi, concimati di sintesi e diserbanti. Le viti dovranno quindi essere coltivate senza prodotti chimici, ma tutto dovrà essere prodotto con la massima attenzione alla natura e all’ecosistema.

Inoltre rispetto al vino tradizionale le pratiche di vinificazione biologica vengono secondo un disciplinare che vieta l’utilizzo di coadiuvanti additivi.
Il terzo ed ultimo punto che differenzia il vino dal vino biologico riguarda i livelli di anidride solforosa che al momento sono 100 mg per i vini rossi secchi e 150 per i vini bianchi secchi.