Riconoscere i prodotti biologici è molto semplice nel momento in cui si è consapevoli di cosa si debba controllare e di quali siano gli elementi a cui fare attenzione. Spesso infatti si leggono notizie su sequestri di falsi prodotti biologici, di cibi che vengono venduti in quanto bio, ma che in realtà sono poi stati contaminati da pesticidi e diserbanti.
Per evitare di acquistare i prodotti sbagliati è quindi giusto non solo capire i benefici dell’alimentazione biologica, ma anche sapere in che modo leggere le etichette apposte sui prodotti.

Soprattutto in frutteria infatti si potrebbe cadere in confusione e non capire in che modo scegliere la propria frutta e verdura da agricoltura biologica. Come prima cosa vi diciamo che si deve fare attenzione all’etichetta che deve essere presente su tutti i prodotti bio confezionati e su cui devono essere riportate in modo molto chiaro alcune informazioni che non potranno in alcun modo mancare.

Di seguito vediamo quindi quali sono le caratteristiche che si devono leggere su un’etichetta di un prodotto biologico e a cosa fare attenzione quando si acquistano frutta e verdura. Ricordiamo che le tecniche per coltivare gli alimenti biologicamente non prevedono l’uso di pesticidi o diserbanti o concimi non naturali, ma ogni cosa è curata in modo del tutto naturale.

Riconoscere i prodotti biologici: a cosa fare attenzione

I prodotti bio sono leggermente più cari di quelli trattati in modo chimico, dal momento che serve maggiore lavoro per riuscire a portarli sulle nostre tavole. Per questo quando si decide di fare un piccolo investimento per la propria salute si deve essere certi di non ingerire poi cibi contaminati dai diserbanti.
Per evitare errori si dovrà quindi leggere con cura l’etichetta del prodotto che dovrà contenere i seguenti quattro elementi:

  1. Nome e indirizzo del venditore del prodotto: dovremo trovare il nome della persona che ha trattato il nostro cibo e sapere anche in luogo è stato coltivato. Le informazioni dovranno essere presenti su tutti i prodotti biologici confezionati, mentre per quelli sfusi si dovrà chiedere alla persona responsabile di poter visionare i documenti che ne attestino la reale biologicità.
  2. Nome del prodotto: si dovrà poter leggere il nome dell’alimento e le componenti che si trovano in questo prodotto finale. La denominazione potrà essere posta solo quando il 95% del prodotto sarà coltivato secondo criteri biologici; ad esempio la marmellata bio di ciliege potrà essere così chiamata solo se il 95% degli ingredienti è stato coltivato in modo bio.
  3. Codice: il codice che leggerete sull’etichetta è fondamentale dal momento che quella è la prova che il prodotto è stato controllato e certificato per la sua coltura biologica. Il codice inizierà con due lettere, che solitamente sono le iniziali del Paese dove si è coltivato il prodotto. In Italia le prime due lettere di questo codice ad esempio sono IT e segue poi la dicitura bio e una serie di numeri. Questi numeri sono importanti, dato che sono attribuiti dal Ministero delle Politiche Agricole e mostreranno l’autenticità del nostro cibo bio.
  4. Logo europeo: non potrà mancare il logo della comunità europea che ha la forma di una foglia verde con delle stelline bianche sul fondo. Ci dovrà poi essere la dicitura UE che garantisce che il prodotto è stato coltivato in uno dei Paesi dell’Unione europea e si dovrà poi indicare il Paese in cui è avvenuta la coltivazione. In caso la produzione fosse avvenuta in un luogo non facente parte dell’Unione sull’etichetta si leggerà NON UE.

    L’immagine sopra riporta un’etichetta tipo che potreste vedere su un prodotto biologico: non acquistate prodotti in cui si riporta in modo generico biologico, dal momento che non si certifica in alcun modo la loro biologicità. Tutti i prodotti bio devono essere sottoposti a verifiche e solo dopo aver superato tutti i test, aver visto che non vi sono componenti chimiche in nessuna parte della produzione si potrà allora rilasciare l’etichetta che vede sopra.

In base alla legge solo i prodotti che rispettano il regolamento 834/07 e 889/08 possono essere etichettati come biologici. Nel caso in cui si apponesse un’etichetta non veritiera sarà il produttore stesso a risponderne.
Il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica chiarisce molto bene tutti i punti e risponde a tutte le domande in modo chiaro, così che i consumatori sappiano in che modo acquistare i propri prodotti e siano informati sulla normativa.

Sul sito dell’associazione si precisa inoltre che il logo dell’unione europea non è obbligatorio nel caso in cui il prodotto non provenga da Paesi dell’Ue; risulta invece obbligatorio in tutti gli altri casi (se almeno il 95% del prodotto è stato realizzato con tecniche bio).

Il modo migliore per evitare di sbagliare e di acquistare prodotti non biologici, soprattutto in un primo momento è quello di rivolgersi a negozi specializzati.
Ad esempio NaturaSì, presente in Italia con moltissimi punti vendita, è un supermercato specializzato nella distribuzione di soli prodotti di agricoltura e allevamento biologici e nei suoi punti vendita si troveranno solo alimenti bio.
Non è però l’unico supermercato in cui si potranno acquistare prodotti biologici in sicurezza, i grandi ipermercati hanno solitamente una sezione dedicata ai prodotti bio, mentre nei piccoli punti vendita si possono trovare prodotti di agricoltura biologica a fianco di quelli trattati con i pesticidi.

Mangiare biologico è una scelta importante che aiuta a mantenere la propria salute, soprattutto dei bambini, e che permette di essere di non mangiare prodotti chimici. I pesticidi infatti sono sempre più dannosi per il nostro organismo e per questo si dovrebbe fare una particolare attenzione nel momento in cui si fa la spesa. Un prodotto biologico costa infatti leggermente di più, ma offre la sicurezza di essere genuino e soprattutto privo di agenti dannosi per la salute.