Vivere in un ambiente carico di energia positiva si traduce in una sensazione di benessere mentale e fisica. Ma come possiamo migliorare il livello energetico di uno spazio chiuso? Per trovare la risposta dobbiamo andare a ritroso negli anni; si tratta infatti della tecnica degli Smudge Stick, scopriamo insieme cos’è e come si prepara.

Quando si entra in una stanza nuova avvertiamo l’energia che aleggia e, a seconda della nostra percezione, può risultare positiva o negativa. I popoli nativi americani e molti altri popoli indigeni praticavano rituali per purificare gli ambienti e gli oggetti che si trovavano all’interno di spazi chiusi. I protagonisti di queste operazioni erano appunto gli Smudge Stick e ancora oggi possono essere utilizzati per purificare l’energia delle nostre case o dei nostri uffici.

Partiamo, quindi, per questo viaggio a ritroso nel tempo e scopriamo più da vicino la tecnica che utilizza lo Smudge Stick, che cos’è e come si prepara.

Cos’è lo Smudge Stick?

L’energia che viene emanata da ambiente e da oggetti può risultare gradevole o meno, ed è in base a questa sensazione che ci basiamo per sviluppare la famosa prima impressione. Per rendere questa energia positiva possiamo utilizzare uno Smudge Stick, proprio come accadeva in passato. Ma cos’è questo strumento?

Sono strumenti rituali adottati presso alcuni popoli e durante cerimonie religiose che hanno lo scopo di purificare l’ambiente e gli oggetti in esso contenuti.
Sono incensi sciamanici composti da piante, fiori o altre sostanze di origine vegetale essiccata e poi assemblate fra loro.
Ovviamente ogni elemento possiede una specifica proprietà che vengono emanate attraverso la combustione; inoltre la credenza più diffusa era che il fumo derivato dallo Smudge Stick riuscisse a mettere in contatto il mondo dei vivi e quello dei morti, ovviamente in chiave positiva.
Lo smudging è dunque un vero e proprio rituale di purificazione che può essere effettuato per purificare ambienti, oggetti o persone utilizzando gli smudge stick.
Il rituale di purificazione avviene attraverso la combustione di questo strumento naturale.

Gli Smudge Stick devono essere creati quando la Terra è al suo picco massimo energetico, ossia nei mesi estivi, tra luglio e agosto. In questo periodo le piante sono maggiormente ricche di oli essenziali e quindi le loro proprietà positive raggiungono il picco massimo.
Le piante maggiormente utilizzate per la loro realizzazione sono: cedro e ginepro, che svolgono un’azione protettiva, la salvia, che purifica ambienti e oggetti, l’avena selvatica, per connetterci con l’energia vitale della terra, la lavanda, per dare energia e il rosmarino, per purificare la casa. Ogni Smudge è una miscela di diverse piante, combinate a seconda del risultato di purificazione che si vuole ottenere.

Come si prepara uno Smudge Stick?

Se abbiamo deciso di utilizzare lo Smudge Stick per purificare la nostra casa, dobbiamo necessariamente sapere come si prepara.
Ovviamente in commercio possiamo trovarne alcuni già confezionati, ma se vogliamo procedere con il fai da te dobbiamo conoscere e rispettare alcune regole fondamentali, oltre al periodo in cui raccogliere le erbe.

Quando si tagliano i rami devono essere lunghi dai 10 ai 20 centimetri e devono essere posizionati tutti nella stessa direzione; per legare insieme le diverse piante che compongono lo Smudge è bene usare un filo di tessuto naturale ed evitare plastica e nylon. Si devono legare tra di loro salendo a spirale, facendo un doppio giro agli apici per poi scendere e fare un doppio giro anche alle basi.
In questo modo si otterrà un un oggetto compatto che potrà essere essiccato e fatto bruciare attraverso carboncini per incensi, così da evitare che bruci troppo in fretta e lasciandolo in un contenitore in pietra.
Il modo più semplice per utilizzare lo Smudge è quello di accendere con una fiamma un’estremità del fascio di erbe e spegnere subito il fuoco.
Dobbiamo poi spandere il fumo per la casa e procedere così alla purificazione dell’aria.