La malva è una pianta che gode di grandi proprietà benefiche per l’organismo umano e, nel corso degli anni, sono diversi gli usi che se ne sono fatti, anche perché non presenta controindicazioni.

Questa pianta, il cui nome scientifico è Malva sylvestris, appartiene alla famiglia delle Malvacee ed è originaria del Nord Africa, terra in cui cresce spontaneamente in modo molto diffuso. Il nome malva deriva proprio dalle sue proprietà emollienti: infatti deriva dal termine latino mollire, ossia in grado di rendere morbido.
Grazie ai benefici che questa pianta regala all’organismo umano è sempre stata utilizzata in campo medico per il risolvere problemi e disturbi, ma veniva anche impiegata in cucina per la preparazione di piatti poveri.
Ma andiamo ora a scoprire più nel dettaglio le proprietà della malva, qual è l’uso che possiamo fare di questa pianta ed eventuali controindicazioni.

Proprietà della malva

La malva presenta diverse proprietà benefiche che, nel corso degli anni, hanno regalato a questa pianta una fama molto positiva nell’ambito dei rimedi e delle cure naturali.
I suoi benefici sono racchiusi nei fiori, ma soprattutto nelle foglie di questa pianta che sono ricche di mucillagini che le conferiscono proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. In particolare queste sostanze agiscono rivestendo le mucose del nostro corpo con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti.

Per questo motivo, l’uso della malva è indicato contro la tosse, soprattutto là dove ci fosse catarro nelle prime vie aeree e per idratare la pelle.
Un uso particolare della malva coinvolge chi soffre della sindrome del colon irritabileo semplicemente chi vuole depurareil proprio intestino: infatti grazie alle mucillagini contenute nella malva questa pianta svolge un’azione leggermente lassativa, aiutando intestini pigri a regolarizzarsi e agendo sull’infiammazione dell’intestino.
Inoltre contribuisce a guarire vaginiti, faringiti e tutte le irritazioni del cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti.
Infine bere una tisana o un infuso a base di malva, prima di andare a letto, sembrerebbe aiutare il sonno: alcuni studi hanno evidenziato come agisca sull’organismo, rilassando i muscoli e aiutandoci ad avere un sonno di qualità per tutta la notte.

Usi e controindicazioni della malva

Sono diversi gli usi che possiamo fare della malva, soprattutto perché questa pianta non presenta particolari controindicazioni per il nostro organismo.
Per quanto riguarda l’uso interno possiamo recarci in erboristeria ed acquistare foglie e fiori di malva essiccati, con cui poi andremo a preparare un decotto.
Possiamo berlo sia la mattina, a stomaco vuoto, per aiutare il nostro intestino a regolarizzarsi, sia la sera prima di andare a dormire per conciliare il sonno e il riposo.
Per prepararlo dobbiamo versare le foglie e i fiori nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Dobbiamo far bollire il tutto per almeno 5 minuti poi spegnere il fuoco, coprire e lasciare in infusione per dieci minuti.
Per quanto riguarda l’uso esterno possiamo utilizzare sempre la ricetta precedente per la preparazione del decotto e utilizzarla per fare gargarismi, in caso di infiammazione al cavo orofaringeo, per le lavande esterne in caso di vaginiti o di candida e come impacchi qualora ci si soffrisse di acne o lesioni della pelle.

Come abbiamo già detto la malva non presenta particolari controindicazioni e questo è sicuramente uno dei motivi per cui questa pianta è così diffusamente impiegata nell’ambito delle cure e dei rimedi naturali. Ovviamente questo discorso vale purché non si abusi di prodotti contenenti questa pianta o non si sia a conoscenza di intolleranze verso i principi costituenti la pianta quali la malvina e la malvidina.
In ogni caso, qualora si dovessero presentare sintomi delle malattie e patologie sopra elencate, consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico di base e di concordare con lui la miglior cura da seguire.