Il 2020 non inizia nei migliori dei modi per il nostro Pianeta: incendi devastanti stanno radendo al suolo l’Australia, con conseguenze davvero terribili per la nostra salute e per gli equilibri della natura. Ma quali sono le cause di questo enorme problema? Esistono legami con il cambiamento climatico?

I numeri sono davvero da capogiro, tanto che il Primo Ministro dello stato australiano del New South Wales ha dichiarato una settimana di stato di emergenza: più di 20 morti, 17 i dispersi, oltre 1.000 case sono state distrutte e un livello di inquinamento atmosferico 20 volte superiori a quelli stimati come pericolosi per la salute umana. Basti pensare che fino ad ora sono bruciati oltre quarantamila chilometri quadrati di boschi nel solo New South Wales; non è difficile quindi comprendere quanto questi incendi peseranno sull’intero ecosistema. Se infatti è vero che questo stato è particolarmente lontano dall’Europa, allo stesso tempo è anche vero che eventi del genere hanno ricadute in tutto il pianeta Terra.
Davanti ad una tragedia simile molti di noi si pongono le stesse domande a partire ovviamente dai fattori che l’hanno scatenata. Andiamo quindi a vedere quali sono i legami che gli incendi in Australia hanno con il cambiamento climatico.

Incendi in Australia: legami con il cambiamento climatico

Un dicembre con temperatura elevatissime e una primavera con un elevato tasso di siccità hanno creato un connubio perfetto per gli incendi che stanno devastando l’Australia in modo particolare durante questo periodo. Ovviamente ci sono legami forti con il cambiamento climatico, cerchiamo di capire quali sono.

L’Australia è un continente assolutamente unico per la grande diversità territoriale. Comprende infatti territori ai confini dei tropici al nord e altri con un clima più temperato al sud, con in mezzo il deserto e affiancato da due oceani diversi, che ne influenzano il clima con le proprie correnti. Questo rende molto complesso il monitoraggio dei cambiamenti climatici e quasi impossibile prevedere quali saranno le conseguenze che ne deriveranno.
Nonostante questo era stato da tempo evidenziato come questo territorio fosse particolarmente a rischio per quanto riguarda gli incendi.
In queste ultime stagioni si sono registrate condizioni molto particolari: le variazioni di temperatura tra la parte orientale e quella occidentale hanno portato meno pioggia, spingendo in altre direzioni i venti che portano normalmente l’umidità dall’oceano verso il continente e di conseguenza una grandissima siccità nel periodo primaverile e un clima molto secco con conseguente aumento delle temperature in tutto il continente.

Gli scienziati hanno lanciato un ultimatum ricordando a tutti che se non si risolve il problema climatico eventi del genere saranno sempre più frequenti. Inoltre evidenziano anche che l’Australia è uno dei luoghi della terra più colpita dai cambiamenti climatici e che questo dovrebbe essere un importante campanello d’allarme per tutto il pianeta.

Incendi in Australia: solo colpa del cambiamento climatico?

Come è facile intuire da quanto detto fino ad ora la principale causa degli incendi in Australia è senza dubbio il cambiamento climatico e le particolari condizioni che si sono venute a creare all’interno di un continente che comprende territori molto diversi tra di loro.
Siccità, caldo torrenziale e venti hanno creato l’insieme ideale per il manifestarsi di incendi, ma è solo questa la causa? La risposta purtroppo è negativa, poiché tra i molti incendi se ne sono registrati alcuni di origine dolosa, quindi causati in modo consapevole da qualche essere umano.

Le autorità hanno arrestato fino ad ora oltre 180 persone per aver appiccato deliberatamente incendi boschivi, in particolare 29 incendi sono stati deliberatamente causati nella regione di Shoalhaven nel sud-est del Nuovo Galles del Sud in soli tre mesi. Cosa possa spingere un individuo a peggiorare una situazione già di per sé terribile non è comprensibile.