La maggiorana è una pianta aromatica perenne ed erbacea: il nome completo è origano maggiorana (nome scientifico Origanum majorana L., 1753) e fa parte della lamiaceae, ovviamente del genere dell’origano con il quale condivide moltissime caratteristiche e sapori anche.

La maggiorana è molto simile all’origano per altezza raggiunta: questa pianta cresce fino ai 60 centimetri ma da un minimo di 20 cioè è una pianta che possiamo trovare realmente di ogni dimensione di 20 centimetri in su fermandoci verso i 50-60 al massimo. Le radici sono ovviamente dei fittoni come nell’origano, ovvero la radice tipica delle piante definite come dicotiledoni e gimnosperme. Il fusto di questa pianta è disposto esattamente come nell’origano con le foglie a due a due sul suo tronco: il fusto vero e proprio è eretto e legnoso oltre che pubescente.
Le foglie possono essere di vari colori mentre i fiori sono composti da calice, androceo, gineceo, corolla quindi definibili come quattro verticilli. Ne nasce ovviamente anche un frutto chiamato come nel caso dell’origano schizocarpo che è composto da 4 nucule come una superficie ovviamente liscia.

Dopo aver descritto la pianta della maggiorana, andiamo a vedere allora come potremmo agilmente coltivare la maggiorana nel nostro orto ed infine a quali metodi di conservazione sono più utili per mantenere questa pianta più sana possibile e più a lungo.

Come coltivare la maggiorana? Consigli

Pianta aromatica dalle grandi proprietà, la maggiorana ha delle caratteristiche che la rendono realmente unica nel suo genere. Simile all’origano, la maggiorana può essere coltivata in vaso come a terra esseno una pianta erbacea, quindi anche in orto. Il vaso ovviamente dovrà essere molto lungo per questo motivo vi consigliamo di piantarla ove possibile nel vostro orto se ne avete uno.

Nel caso vogliate piantarla in vaso occorre dire in primis che serve scegliere come al solito la giusta grandezza. Cosa vi serve per piantare la maggiorana?

  1. un vaso molto lungo
  2. semi o piantine da trapiantare
  3. ghiaia e terriccio

In primis prendiamo il nostro vaso, come al solito il consiglio per evitare ristagni d’acqua e favorire il drenaggio è quello di acquistare anche sabbia o sassi che facilitino lo scorrimento dell’acqua in esubero. Dopo aver messo questi sul fondo del vaso andiamo a porre della terra in maniera omogenea. Come per l’origano classico, la maggiorana non deve essere oppressa dalla terra per cui mettiamo i semi ed un nuovo strato non troppo alto di terra, innaffiando poi il tutto senza esagerare con l’acqua. Alla fine posizioniamo la pianta in una zona poco ventilata e colpita dai raggi del sole per dover poi solo aspettare, annaffiandola ovviamente, la nascita della piantina.

Ovviamente in caso vogliate semplicemente trapiantare la pianta, occorrerà preparare il vaso sempre con sabbia o ghiaia al suo fondo, poi terreno, inserire le radici con la pianta e coprirla con la terra lasciando la parte del fusto e delle foglie fuori all’aria aperta. Stesso procedimento e stessa tecnica con l’annaffiamento quando il terreno risulterà particolarmente secco nei mesi invernali e più spesso in estate complici le condizioni climatiche.

Dopo aver visto come coltivare la maggiorana passiamo a dei consigli utili per capire come potersene prendere cura in maniera efficiente.

Guida per curare la pianta

Abbiamo dunque visto come possiamo coltivare e piantare la maggiorana: passiamo al secondo passo, quello di pari importanza se non superiore che molti però trascurano. Come possiamo prenderci cura della pianta? Quali consigli utili ascoltare? Andiamo a vedere come conservala al meglio.

La maggiorana è una pianta che può, se piantata in balcone, restare tranquillamente fuori sia in inverno che in estate. Non teme il freddo in maniera esagerata, ma occorre fare attenzione ovviamente alla neve ed al gelo quando la temperatura scende di molti gradi sotto lo zero. Se siete in una zona dal clima mite invece non correte questi rischi. Deve essere esposta ovviamente per un tratto della giornata al sole e va annaffiata in maniera diversa in estate e inverno: visto che le radici tendono a soffrire l’eccesso di acqua consigliamo di annaffiare la pianta solo quando la terra è secca in inverno, aumentando leggermente la frequenza in estate.

Ultimo consiglio è quello di togliere le erbacce che si creano durante l’estate per l’eccesso di calore e non lasciare la pianta soltanto in una zona fortemente soleggiata perché essere esposta a temperature troppo alte e troppo a lungo potrebbe portare a radici secche più rapidamente.