La Tecarterapia o Tecar è una terapia non invasiva che viene sempre più utilizzata per risolvere patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. Ma cos’è nel dettaglio e come agisce sul corpo?
Prima di tutto c’è da sottolineare come la Tecar sia uno dei trattamenti fisioterapici piacevole: non è affatto doloroso ed è completamente non invasivo. I risultati sono certi ed è una terapia decisamente amata dagli sportivi; il calciatore Ronaldo è riuscito a recuperare la forma fisica in pochissimo tempo sottoponendosi ad alcune sedute di Tecarterapia.
Ma quali sono le sue origini? Già alla fine dell’800 il medico e fisico francese Jacques Arsène d’Arsonval studiò i principi che sono alla base della moderna Tecar, ma è solo nel 1939 che William Beaumont, medico inglese, realizzò il primo strumento elettromedicale.
Per i primi anni il costo di questo macchinario era davvero molto alto e quindi era rivolto esclusivamente a sportivi professionisti, ma ora possiamo accedere tutti a questa terapia!
Andiamo quindi a scoprire cos’è la Tecarterapia e come agisce sul nostro corpo.

Cos’è la Tecarterapia?

Ma cos’è nel dettaglio la Tecarterapia e come possiamo definirla in modo corretta?
Il nome Tecar è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo ed è una tecnica innovativa molto utile per la cura dei disturbi muscolo-scheletrici poiché stimola il processo di guarigione e dunque aiuta a guarire in pochissimo tempo.
Inoltre possiamo definirla come termoterapia, parola che deriva dal greco e che vuol dire terapia del calore. Infatti essa sfrutta i benefici del calore, esattamente come la laserterapia, ma anche del trattamento ad ultrasuoni e di quello ad infrarossi. Però mentre nella tecarterapia il calore viene prodotto a livello endogeno, quindi all’interno del corpo, nel caso delle altre tecniche il calore è esogeno, cioè prodotto dagli apparecchi esterni.
Come già detto, questa terapia è particolarmente apprezzata dagli sportivi che lamentano dolore a livello muscolare o osseo in seguito ad un trauma, come una caduta o una botta, oppure ad uno sforzo fisico eccessivo.

Come agisce sul corpo la tecarterapia?

La Tecarterapia a differenza delle altre terapie fisiche tradizionali, come laser e ultrasuoni per citare le più famose, dove l’energia viene trasferita al corpo da una fonte esterna, agisce sul nostro corpo in modo più profondo e quindi il risultato è certamente positivo. Scopriamo come si utilizza questo macchinario e in che modo funziona questa terapia. Prima di tutto possiamo dire che grazie ai principi fisici su cui si basa l’idea della Tecar, in particolare al principio del condensatore, il calore viene sviluppato in modo endogeno e non più esogeno.
In parole povere la Tecar riesce a stimolare l’energia a livello biologico, migliorando i naturali processi antinfiammatori e di riparazione all’interno dei tessuti.
Infatti normalmente questo trattamento viene impiegato per curare infiammazioni e dolori di diverse tipologie; ad esempio molto spesso viene impiegata nell’ambito della medicina dello sport, terapia del dolore, ortopedia, reumatologia, medicina vascolare, ma anche molte altre. È possibile applicarla a diverse parti del corpo, in particolar modo alla spalla, alla colonna vertebrale,alle mani, al ginocchio, alla caviglia, anche e ai muscoli.

Nel dettaglio la Tecarterapia utilizza un apparecchio medico in grado di provocare una diatermia profonda, ovvero un innalzamento della temperatura a livello dei tessuti. Questo fenomeno avviene mediante induzione di corrente elettrica ad alta frequenza, la quale va ad agire direttamente sulle cariche elettriche del corpo.
Ciò determina un aumento della microcircolazione, con conseguente vasodilatazione e dunque aumento della temperatura e questo ha come conseguenza la stimolazione della rigenerazione dei tessuti.
Il macchinario è composto da apposite piastre di metallo che vengono passate sulla zona da sottoporre a trattamento. Una funziona come elettrodo passivo e una da elettrodo attivo. La corrente viene generata dalla differenza di potenziale elettrico, sfruttando il principio fisico del condensatore.
Infine dobbiamo specificare due diverse modalità per far funzionare la tecar: quella capacitiva e quella resistiva. La prima modalità ossia quella capacitiva esercita la sua azione su tessuti molli, muscoli e vasi sanguigni. Mentre la seconda interviene su cartilagini, ossa e legamenti, posti più in profondità.