Natale e Capodanno sono due momenti critici per quanto riguarda i rifiuti, soprattutto quelli organici, la cui produzione tendenzialmente aumenta. Un primo passo è quindi quello di ridurre gli sprechi di cibo, partendo da ciò che si mette nel carrello della spesa, quindi pensando attentamente alle porzioni, ma anche prestando attenzione a ciò che si butta nel cassonetto. Per questo, il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) ha stilato un vademecum per la raccolta differenziata dell’organico di qualità e senza sprechi, da tenere a portata di mano durante tutte le feste.

  1. Prevenire è meglio che riciclare!: durante la spesa per il pranzo di Natale o la Cena di Capodanno considerate il quantitativo di cibi di cui avete effettivamente bisogno. Consultate le indicazioni di conservazione e – soprattutto – le date di scadenza. La dicitura “consumare preferibilmente entro” significa che dopo quella data l’alimento è ancora commestibile, in alcuni casi anche per mesi, e mangiandolo non si rischia alcun mal di pancia.
  2. Donare può essere un gesto concreto: in Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e/o ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali. Cercate quelle attive nella vostra città e contattatele per verificare se potete destinarle gli alimenti ancora confezionati, o se potete sostenerle economicamente. Se organizzate banchetti o cene con un numero elevato di invitati potreste donare anche una parte dei pasti cotti.
  3. Zero sprechi in cucina: prima di gettare gli avanzi nell’umido meglio chiedersi come riutilizzarli: la frutta avanzata o troppo matura può essere utilizzata in ottime macedonie, mentre piccole quantità avanzate di verdura possono essere mischiate in una ricca insalata. I pomodori che cominciano a fare le rughe possono essere seccati in forno, cosparsi di olio ed erbe e poi conservati poi in un barattolo coperti di olio.
  4. Utilizzate il sacchetto giusto: i rifiuti organici vanno smaltiti utilizzando i sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile certificati a NORMA UNI EN 13432 in carta o in bioplastica. Per riconoscere un sacchetto conforme alla legge bisogna controllare se riporta la scritta “biodegradabile e compostabile” la dicitura dello standard europeo “UNI EN 13432:2002” e il logo rilasciato dall’ente di certificazione, come ad esempio il marchio “Compostabile CIC”. Da evitare assolutamente le buste di plastica tradizionale che per legge non possono essere utilizzate per la raccolta del rifiuto organico.
  5. Cosa mettere nel cestello dell’organico: cosa si può buttare nell’organico? Durante le festività in casa aumenteranno quasi inevitabilmente frutta e verdura: con l’umido possono essere raccolti tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale, mentre bisogna fare attenzione a non buttarci mai materiali non compostabili come oggetti in vetro, metallo, plastica. Un consiglio: prima di gettare i rifiuti organici nel sacchetto sgocciolateli e invece di pressarli riducete a pezzetti quelli più voluminosi. Inoltre, fate raffreddare i cibi cotti fino a temperatura ambiente, per evitare che sciolgano i sacchetti compostabili. Una corretta raccolta degli scarti organici, sia cotti che crudi permette di trasformare tali avanzi in biogas (combustibile rinnovabile) e in compost, un fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra.
  6. Stoviglie compostabili: non avete voglia di mettere il servizio buono in tavola? In commercio esistono stoviglie (piatti, bicchieri, posate) in materiale compostabile certificato (ai sensi della Norma EN 13432) che possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire. Prima di raccogliere tali manufatti insieme all’umido verificate con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel vostro Comune.
  7. Attenzione al calendario di raccolta: in occasione di Natale e Capodanno è possibile che vengano modificati gli orari della raccolta differenziata: consultate bene il calendario!
  8. L’albero di Natale se avete acquistato un albero ceduo (senza radici) potete avviarlo a recupero con la raccolta differenziata dello scarto verde del vostro Comune. Informatevi sulle corrette modalità di raccolta e verificate se potete conferirlo direttamente presso il Centro di Raccolta del vostro Comune. Potrà essere avviato a recupero in un impianto di compostaggio, restituendo energia alla terra sotto forma di compost, un concime organico.

Ringraziamo CIC - Consorzio Italiano Compostatori per questi preziosi consigli e speriamo che li possiate seguire evitando sprechi inutili e soprattutto dannosi per l’ambiente!