Il cardamomo è una spezia che impreziosisce i nostri piatti, donando un tocco di sapore e di gusto. Ma come si deve usare in cucina per esaltare al meglio le sue caratteristiche?

La pianta di cardamomoappartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero, ed è una delle spezie più pregiate e costose al mondo insieme allo zafferano e alla vaniglia.
Possiamo scegliere tra due differenti specie: la Elettaria cardamomum, conosciuta come cardamomo verde, e la Amomum subulatum comunemente conosciuta come cardamomo nero; sono entrambe commestibili e gustose. Oltre al gusto è molto apprezzato per le sue proprietà digestive, ma non solo. Viene infatti utilizzato in campo cosmetico per la preparazione di profumi e per ricavare l’olio essenziali, impiegato per bagni caldi contro la stanchezza e stress o per fumigazioni, utili per liberare le vie respiratorie.
Fatte le doverose premesse andiamo a capire come usare il cardamomo in cucina per esaltare al meglio le sue proprietà e caratteristiche.

Come usare il cardamomo in cucina?

Ma come possiamo usare il cardamomo in cucina per esaltare il suo sapore? Al supermercato o nei negozi dedicati possiamo trovare il cardamomo intero, in grani o in polvere.

La soluzione migliore è quella di acquistarlo intero poiché mantiene intatto il suo gusto e il suo sapore. Per utilizzarlo dobbiamo aprire i baccelli e prelevare i semini neri al suo interno e macinarli per avere una polvere con cui condire le nostre ricette. In alternativa ovviamente anche le due tipologie di questa spezia andranno benissimo.

Il cardamomo è una spezia molto dal gusto molto versatile e quindi si adatta benissimo sia per condire piatti salati sia per condire ricette dolci, ma anche tisane e altre bevande. Ad esempio si usa per condire il riso, per aromatizzare il tè ed insaporire dolci. Nei paesi orientali e in diverse culture è molto utilizzato per condire il riso, carni e arrosto, ma anche il caffè e il latte; ne è un esempio il famoso glogg, una bevanda alcolica svedese tipica del periodo natalizio a base di brandy, vino rosso e spezie tra cui appunto il cardamomo, la cannella e i chiodi di garofano, mentre gli arabi lo usano per aromatizzare il caffè arabo, il quahwa, aggiungendo 2 o 3 semi di cardamomo al caffè. Nella cucina etiope ed eritrea sono utilizzati per la preparazione del pane celebrativo Himbasha, un pane dolce e speziato.

Come usare il cardamomo? Gli abbinamenti migliori

Dunque il cardamomo è una spezia versatile e gustosa e nonostante in Italia non sia molto diffusa rispetto ad altre è ideale per la preparazione di diverse ricette. Ma come abbinare questa spezia nel modo migliore? Possiamo utilizzarla per insaporire piatti a base di carni bianche, verdure, riso, bevande ed anche dolci, ma anche aggiungere 2 o 3 semi durante la cottura di cibi problematici per la pancia come legumi, cavolo, cavolfiore e broccoli, per facilitarne la digestione ed evitare problemi di gonfiore.

Nei primi piatti si presta bene con il riso, anche quello basmati, e con ortaggi come zucchine, zucca, e lenticchie.
Avendo un retrogusto molto dolce questa spezia è ottima anche per insaporire dolci come creme e torte al cioccolato, ma anche biscotti e pandolci speziati.
Inoltre come abbiamo già accennato questa spezia viene spesso utilizzata per aromatizzare le bevande, in particolare il caffè, il latte e il tè.Il cardamomo rintra anche nel famoso masala chai, un tè indiano a base di spezie, tè nero e latte e bevande vegetali.
Le spezie che meglio si abbinano al cardamomo sono la menta, lo zenzero, i chiodi di garofano, la curcuma e lo zafferano; nei dolci si sposa bene con la cannella e la vaniglia, mentre come aromi potete optare per il limone, arancia o lime.