La centella asiatica, tipica delle zone umide del Sud America, è ormai molto diffusa anche in Occidente, dove viene apprezzata per le sue caratteristiche e proprietà benefiche. Ma cos’è questa pianta miracolosa?

La centella asiatica appartenente alla famiglia delle Apiacee, cresce in zone molte umide e paludose ed è un rimedio naturale perfetto per depurare il nostro organismo da tossine e sostanze di scarto.
Sa sempre questa pianta viene utilizzata dalla medicina tradizionale asiatica per trattare diverse patologie e problematiche, ma da qualche tempo anche l’occidente ha cominciato ad apprezzare le sue proprietà e i suoi benefici sull’organismo umano; essa trova impiego sia come rimedio interno, sia come rimedio esterno.
Non presenta particolari controindicazioni anche se è sempre bene chiedere un consulto al proprio medico di base per evitare di causare danni e ottenere effetti opposti a quelli sperati.

Scopriamo più da vicino la centella asiatica, cos’è questa pianta così benefica per il nostro organismo e quali sono le sue caratteristiche positive.

Cos’è la centella asiatica?

Che la centella asiatica sia molto benefica per il nostro organismo è ormai scientificamente provato, ma cos’è questa pianta dalle proprietà così positive? E quali sono le parte che si impiegano per preparare medicinali omeopatici, unguenti e creme?

La centella asiatica è una pianta erbacea perenne, originaria dell’India e del Madagascar, che cresce prevalentemente in zone molte umide, ombrose e su terreni paludosi. Sebbene cresca spontanea in molte regioni che presentano queste caratteristiche, grazie alla sua diffusione, esistono ormai molte coltivazioni in India, soprattutto intorno a Calcutta e a Bombay.
Questa pianta ha caratteristiche fisiche ben precise: il gambo è strisciante che si propaga grazie alle sue radice; le foglie sono di colore grigio-verde e sono solitamente raggruppata in piccoli mazzi da quattro o cinque elementi. I fiori non sono particolarmente graziosi; hanno un colore che vira sul viola e sono molto piccoli.

Il suo nome sembra derivare dal verbo centellinare, poiché questa pianta assume continuamente piccole quantità di acqua che riceve dalle zone paludose dove cresce; in Asia viene chiamata anche erba della tigre; questo soprannome deriva dal fatto che spesso gli animali selvatici feriti la strofinano sulla loro pelle per curarsi.
Le parti che vengono utilizzate per preparare farmaci omeopatici sono principalmente le foglie, poiché godono di caratteristiche davvero positive che tra poco andremo ad elencare.

Esistono diversi modi per assumere la centella asiatica: possiamo preparare un infuso versando un cucchiaio di foglie di centella in una tazza di acqua bollente e lasciando il tutto in infusione per circa 10 minuti; oppure acquistare direttamente la tintura madre in erboristeria e far sciogliere 50 gocce in un litro di acqua da bere nell’arco della giornata.

Le caratteristiche della centella asiatica

Le caratteristiche che rendono la centella asiatica così benefica per il nostro organismo risiedono principalmente nelle foglie; Esse contengono acidi triterpenici, flavonoidi, tannini, sali minerali no, ma soprattutto saponine triterpeniche che rendono questa pianta perfetta per contrastare la cellulite.

Ha effetti positivi sull’apparato cardiocircolatorio poiché rinforza ed elasticizza la parete dei vasi sanguigni, favorisce la corretta circolazione periferica e dunque previene da malattie che colpiscono il nostro cuore.
Inoltre è ottima per alleviare dolore alle vene, emorroidi, diabete e crampo notturni agli arti inferiori.
Nella medicina cinese viene impiegata anche per fermare vomito e diarrea, epilessia, disturbi, infezioni e disturbi del sonno; ma la sua funziona principale è quella di eliminare le tossine dal nostro organismo. È quindi indicata l’assunzione soprattutto nei cambi di stagione, quando il nostro corpo è particolarmente affaticato e intossicato da sostanze di scarto.

Ci sono però alcuni effetti indesiderati che la centella asiatica potrebbe avere su di noi; l’uso esterno può provare allergie (seppur molto deboli) qualora l’estratto venisse applicato direttamente sulla cute lesionata; se viene assunto un quantitativo di questa erba troppo elevata potrebbe provocare cefalee forti e fotosensibilità.
Infine sconsigliamo di assumerla in gravidanza e durante l’allattamento, e in caso di assunzione di altri farmaci è bene consultare il medico di base per evitare interazioni.