Nonostante si tratti di un elettrodomestico che di certo non fa del bene all’ambiente, è comunque possibile ammortizzare il danno traendo dal suo utilizzo acqua in grado di essere impiegata per svariati usi.

L’acqua di scarico del condizionatore, infatti, pur non essendo al 100% acqua distillata o demineralizzata, possiede caratteristiche molto simili a queste due tipologie e può quindi essere usata al loro posto per usi talvolta impensabili.

Riciclare l’acqua del condizionatore può essere un modo per evitare gli sprechi dell’acqua potabile per attività in cui non è strettamente necessaria.

Come riciclare l’acqua di scarico del condizionatore: com’è quest’acqua?

Come anticipato, l’acqua di scarico del condizionatore possiede caratteristiche peculiari che le derivano dal processo con la quale viene prodotta e che la rendono simile all’acqua distillata e a quella demineralizzata. Quando parliamo di acqua distillata ci riferiamo ad un’acqua completamente purificata, al cui interno non vi è traccia di alcuna sostanza, gas disciolti compresi.

Quando parliamo di acqua demineralizzata o deionizzata, invece, ci riferiamo alla componente salina solitamente presente nelle acque minerali. In questo caso tale componente è completamente assente aiutandoci, così, nel poter utilizzarla per altri scopi, senza sprecarla.

Ma come si produce l’acqua di scarico del condizionatore? Volendo semplificare il processo, possiamo definire questo liquido il risultato della deumidificazione dell’ambiente nel quale opera l’elettrodomestico durante l’abbassamento di temperatura.

Si tratta, in buona sostanza, di umidità condensata. Poiché l’acqua distillata viene prodotta recuperando la condensa dell’acqua preventivamente portata ed ebollizione, e dato che il condizionatore è dotato di condensatore che recupera proprio la condensa che viene prodotta, per analogia quella che ci verrà restituita è un’acqua molto simile a quella distillata che acquistiamo.

Le sue caratteristiche quindi non la rendono idonea ad essere bevuta, né da noi, né dagli animali. Attenzione quindi a raccoglierla in contenitori non accessibili agli animali domestici.

Se possediamo uno o più condizionatori in casa, vediamo quindi come riciclare l’acqua di scarico del condizionatore con 6 usi ideali per non sprecarla.

1. Manutenzione della nostra auto

L’acqua riciclata dal condizionatore può essere utilizzata per la nostra auto, consentendoci di risparmiare sull’acquisto di acqua distillata ed altri prodotti. Questa acqua di scarico può infatti essere utilizzata per rabboccare il radiatore o come liquido lavavetri, inserendola nell’apposita vaschetta. Se ne avete tanta a disposizione, quest’acqua può essere utilizzata anche per lavare interamente la carrozzeria senza rischiare di macchiarla o creare aloni.

2. Acqua ideale per il ferro da stiro

Per stirare a vapore è sempre necessario utilizzare dell’acqua distillata. Quella del rubinetto, infatti, potrebbe accelerare la formazione di calcare nell’elettrodomestico e pregiudicarne il funzionamento.

In assenza di condizionatori in casa, l’unica possibilità per avere acqua distillata è acquistarla. Chi invece raccoglie l’acqua di scarico del proprio apparecchio potrà, conservandola in piccole taniche, utilizzarla ogni volta che sarà necessario risparmiando denaro e preservando il ferro da stiro.

3. Ottima per lavare i capelli

L’acqua distillata raccolta dal nostro condizionatore può avere usi impensabili ma assolutamente reali. Uno di questi è sicuramente legato al lavaggio dei nostri capelli. In questo caso basterà riscaldare la quantità necessaria per il lavaggio e poi risciacquare i nostri capelli dopo aver applicato e massaggiato lo shampoo ed eventualmente il balsamo.

Ma perché preferire l’acqua di scarico del condizionatore a quella del rubinetto? Per lo stesso motivo che la rende ideale per il ferro da stiro: sebbene l’acqua del rubinetto ci appaia pulita ed ideale per i nostri capelli, la possibilità che contenga altre concentrazioni di calcare può nel tempo sfibrare i nostri capelli, spegnerli e renderli opachi. Con l’acqua del condizionatore, invece, le fibre proteiche del capello vengono preservate e ad ogni shampoo la chioma apparirà lucente e setosa.

4. Per annaffiare le piante

Sebbene sia opinione comune che l’acqua del condizionatore possa nuocere alle piante, in realtà ci sono alcune piante come le ortensie, le azalee, le piante grasse, il rododendro, la camelia e la gardenia che, necessitando di poco nutrimento e preferendo le acque poco calcaree, non possono essere danneggiate dall’acqua "leggera" del condizionatore.

Per i più scettici è comunque possibile miscelare acqua di scarico del condizionatore con acqua del rubinetto o, ancor meglio, utilizzare in associazione e nella giusta percentuale concimi liquidi che nutrano il terreno e migliorino la salute delle piante.

5. Realizzare un sapone per bucato ecologico

Ultimo ma non meno importante utilizzo per riciclare l’acqua di scarico del condizionatore è quello che ci permette di realizzare un comodo ed economico sapone per il bucato a mano e in lavatrice da conservare anche per diversi giorni o settimane. Per realizzarlo basterà versare in una bacinella un litro di acqua del condizionatore e circa tre cucchiai di sapone di marsiglia in scaglie avendo cura di girare il composto più volte durante il giorno per qualche giorno fino a quando queste ultime non si saranno completamente sciolte nell’acqua. Il vostro nuovo detersivo è pronto alluso e sarà possibile impiegarlo senza preoccupazioni anche per trattare capi delicati.

6. Per lavare i pavimenti

L’acqua del condizionatore può essere utilizzata sia per il normale lavaggio del pavimento, che per riempire i serbatoi di lavapavimenti e vaporetti. L’assenza di calcio e altri minerali permetterà di ottenere pavimenti lucidi e senza aloni più facilmente, usando anche meno detersivo.