Scritto da Marco Tarantino

- Orto e giardino


Ciclamino: come coltivarlo e a cosa è utile

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Il ciclamino, un fiore splendido, dall'aspetto delicato, con dei petali particolari: un fiore conosciuto fin dall'antichità. Come possiamo coltivarli e a cosa sono utili i ciclamini? Scopriamolo di seguito.

Il ciclamino è un fiore dell’ordine delle Ericales, della famiglia della Myrsinaceae, dai petali delicati e rosati o bianchi con varie tonalità, ma tutti molto belli alla vista e delicatissimi al tatto. Il ciclamino ha il nome scientifico di Cyclamen ed è un genere di pianta che viene definita spermatofite dicotiledone.

Il loro aspetto è quello di piante erbacee tuberose con fiori delicati e radici tuberose e rotonde: da questa particolarità deriverebbe il nome ciclamino dalla parola greca kyklos, ovvero cerchio. È una pianta conosciuta fin dall’antichità di cui si sono tracce in diversi scritti.

Le radici, come detto, sono arrotondate tutte attorno ad un bulbo, il fusto è diviso in due parti, una che è coperta dalla terra di forma prettamente sferica ed una parte sporgente invece che un fiore ma senza foglie. Questa pianta ha delle foglie basali infatti di diverse forme, tutte indivise e con il picciolo molto lungo (la struttura a sostegno della foglia). I fiori del ciclamino sono a calice e corolla con ben 5 elementi e per questo definiti zigomorfi e pentameri.

Dopo aver descritto questo fiore, andiamo a vedere come coltivarlo in casa o nel giardino e come può esserci utile per la nostra vita quotidiana oltre che per il suo aspetto molto grazioso.

Ciclamino: come coltivarlo

La specie del ciclamino si è sviluppata attorno alla zona mediterranea quindi è una pianta ed un fiore adatto al nostro clima temperato. L’habitat è vario di questo fiore, ci sono infatti le specie alpine che si sono sviluppate nei boschi ombrosi e richiedono dunque cespugli, ombra, un habitat molto selvatico e fresco non a contatto se non per parte della giornata con i raggi solari per crescere.

Ci sono poi le specie del sud invece che nascono e crescono in boschi ma anche a contatto con i raggi solari per tutta la giornata senza subirne l’effetto negativo. Questa pianta ha una tolleranza al freddo che dipende dalle varie specie ovviamente ma essenzialmente le specie alpine resistono anche fino ai -30 gradi mentre quelle più a sud come quelle che nascono in Somalia non resistono neanche a temperature vicine allo zero. Insomma per prima cosa quando volete coltivare il vostro ciclamino cercate di capire che specie state scegliendo e quale clima richiede.

Come possiamo coltivare questa pianta? Meglio in vaso o in giardino? Molto semplice, quella che consigliamo è la modalità in vaso poiché durante l’inverno come detto alcune specie di questa pianta non resistono al freddo quindi potrebbero risentirne positivamente del caldo di una casa senza essere esposti al gelo. L’importante prima di iniziare è decidere dove andare a posizionare questa pianta che richiede ambienti freschi ed umidi riparati sia dal gelo che dal caldo eccessivo estivo.

Per coltivarla dobbiamo decidere tra semi o tubero, con la seconda scelta che è quella per principianti, non è necessario avere un gran pollice verde. Verso l’estate possiamo partire con la semina, i mesi consigliati sono quelli di giugno fino alla fine di settembre. Dopo aver preso un vaso dobbiamo inserire i vari semi in basso nel terriccio, dove mescoleremo anche della sabbia. Una volta che spunteranno i primi germogli dai semi selezioniamone alcuni per rinvasarli successivamente.

La coltivazione del ciclamino si realizza tramite i semi o il tubero, anche se questa seconda modalità è più diffusa e semplice da gestire. In estate la pianta è essenzialmente nella sua fase di riposo, in questo periodo è fondamentale l’estrazione del bulbo dalla terra per poi piantarli in vasi che evitino però un ristagno dell’acqua che può essere molto dannosa per la pianta.

Inseriamo dei sassi di piccole dimensioni nel fondo del vaso non troppo alto per favorire il filtraggio dell’acqua ed evitare un suo ristagno che danneggi le radici. A questo punto inseriamo il terriccio e alla fine soltanto i tuberi o le piante.
Una volta piantato il ciclamino va annaffiato quando la terra è secca, quindi una volta ogni giorno o ogni due giorni a seconda del calore e senza bagnare le piante che sono molto sensibili all’acqua.

Dopo aver visto come coltivare il ciclamino andiamo a vedere a cosa è utile nella vita di tutti i giorni e come è utilizzato.

Ciclamino: a cosa è utile

Il ciclamino è una pianta che non possiamo utilizzare in cucina, il motivo è essenzialmente uno: è una pianta velenosa per l’uomo, per questo meglio evitare ogni contatto con la bocca per la pianta. È una pianta da giardino, facile da coltivare e con fiori veramente generosi e colorati, ma anche bianchi, o rosati a seconda della specie.

Il ciclamino è utile nel campo della farmacia come pianta regolatrice del flusso mestruale, ma anche vermifuga, quindi contro i vermi intestinali e purgante. Le radici però sono tossiche quindi è sconsigliato l’uso fai da te. Se per sbaglio avete ingerito una parte della pianta o un petalo del fiore consultate subito il medico di fiducia che saprà dirvi cosa fare per non aver problemi.
In casa la principale funzione di questa pianta è quella di abbellire l’ambiente che la circonda, in modo da rendere il tutto un po’ più colorato e primaverile.

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