Scritto da Ilaria Roncone

- Rimedi naturali e Omeopatia


Calendula: caratteristiche, proprietà terapeutiche e effetti collaterali del fiore

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La calendula, tipica della regione mediterranea, è una pianta erbacea annuale conosciuta col nome di “fiorrancio”. Ma quali sono le caratteristiche, le proprietà terapeutiche e gli effetti collaterali della calendula? Scopriamole insieme.

La calendula ha diverse caratteristiche e proprietà terapeutiche che ne rendono consigliabile l’uso per l’estetica e per la salute. Gli steli di calendula possono essere alti anche 70 cm e presentare diverse ramificazioni, al cui termine possiamo trovare i fiori di calendula, di colore giallo-arancio, da cui si ricava la droga utilizzata a scopi fitoterapici e cosmetici.

Consideriamo ora i principi attivi della calendula: flavonoidi, triterpenoidi, tannini pirogallici, carotenoidi, steroili e olio essenziale. Come influiscono tutte queste sostanza con la bellezza e il benessere del corpo umano? Vediamo qui di seguito le caratteristiche e le proprietà terapeutiche della calendula, che vanno dall’azione antibatterica alla guarigione delle ferite.

Calendula: proprietà benefiche e assunzione

La calendula viene assunta più raramente per via orale, se non fosse nei casi in cui si parla dell’estratto ottenuto dai fiori - assunto per l’alto contenuto di beta-carotene - che può essere anche bevuto sotto forma di infuso, decotto o impacco.
Solitamente, quindi, la calendula è per uso topico e porta diversi benefici: azione antisettica (non tanto in senso stretto, quanto per il fatto che impedisce ai batteri di attecchire), azione antinfiammatoria; antivirale e immunostimolante, la calendula favorisce anche la guarigione delle ferite con attività cicatrizzante.

Dati i suoi tanti benefici per la nostra salute e la nostra bellezza, vediamo gli usi della calendula, sia esterni che interni, per il nostro benessere. Per uso interno si intende l’assunzione di un decotto di calendula oppure di impacchi e tintura madre. Nel caso, invece, si tratti di uso esterno, si può utilizzare la calendula sotto forma di pomata, crema o olio essenziale. In questo caso la calendula ha sia effetti curativi che benefici per la pelle.
Ed è proprio questa la ragione per cui, solitamente, la calendula si trova in commercio: come cosmetico per la bellezza e la cura della pelle sotto forma di crema o pomata con effetto antinfiammatorio.

A cosa serve la calendula?

Quando usare la calendula, quindi? Le sue proprietà terapeutiche la rendono ottima per:

Creme, pomate, impacchi di calendula: benefici

L’azione della calendula per uso topico è, come già detto, antinfiammatoria. Questo la rende perfetta per essere applicata, come crema, tintura o impacco, su ustioni, foruncoli, acne ed ulcere.
L’applicazione della calendula può tornare utile anche in caso di infiammazioni profonde o di feriti purulente che hanno bisogno di un’azione antibatterica oltre che antinfiammatoria.

Sarebbero soprattutto le infezioni cutanee legate allo stafilococco a beneficiare dell’applicazione di preparati a base di calendula, data la sua attività antibiotica dovuta a saponine e flavonoidi. Questi principi attivi agiscono contro diversi microrganismi a partire da batteri quali Staphylococcus aureus e Streptococcus betahaemolyticus, classificati come Gram-positivi.
Una buona notizia anche per le ragazze che soffrono un ciclo irregolare e che, in generale, patiscono dolore nel periodo rosso del mese. Tra le proprietà benefiche della calendula c’è anche quella di regolarizzazione del ciclo mestruale e attenuazione dei dolori dovuti alle mestruazioni, soprattutto in donne tendenti a crisi nervose e anemiche.

La calendula ha effetti collaterali?

Non sono registrati effetti collaterali legati all’utilizzo della calendula. In teoria, la calendula potrebbe comunque causare reazioni allergiche associate con altre piante della famiglia Asteraceae/Compositae in soggetti predisposti alla cross reattività. Una pianta che potrebbe causare, abbinata alla calendula, degli effetti collaterali è, per esempio, la camomilla.
Considerato ciò, la calendula è controindicata nei soggetti che soffrono di allergie o intolleranze alle piante ed anche l’uso in gravidanza e allattamento ne è sconsigliato. Se si assumono farmaci è meglio chiedere prima il parere di un medico.

Crema, infuso, tintura, pomata di calendula: a cosa servono?

Vediamo i diversi utilizzi e gli effetti benefici della calendula assunta sotto diverse forme:

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