Gli smart meter, conosciuti anche come contatori intelligenti, sono ormai una realtà che è entrata da diverso tempo nelle case di milioni di italiani sostituendo, laddove possibile, i vecchi contatori per energia elettrica, acqua e gas.

Si stima che ad oggi solo in Italia siano stati installati oltre 35 milioni di nuovi dispositivi intelligenti per la lettura dei consumi nelle abitazioni con contratto in bassa tensione. Un primato tutto italiano che vede quindi il nostro Paese in testa tra tutte le nazioni europee e del mondo per la sostituzione dei vecchi contatori con la loro evoluzione smart già a partire dal 2001.

Gli smart meter, garantiscono gli esperti, offrono indubbi e numerosi vantaggi sia all’utente finale che al fornitore di energia, incentivando il libero mercato e promettendo prestazioni migliori e un controllo maggiore sui consumi.

In queste ultime settimane, però, l’idea che i nuovi smart meter possano in qualche modo svolgere un ruolo chiave nei razionamenti ipotizzati per ridurre il consumo pro capite di energia ha lasciato perplessi moltissimi italiani.

Cerchiamo quindi di capire come funzionano realmente i contatori intelligenti, i loro vantaggi e in che modo potrebbero essere impiegati nei tanto temuti razionamenti di energia.

Smart meter: caratteristiche e vantaggi

Gli smart meter utilizzano la tecnologia IoT (acronimo dall’inglese Internet of Things) per misurare a distanza i consumi domestici delle utenze in bassa tensione. Attraverso apposite frequenze radio, questi contatori intelligenti sono quindi in grado di trasmettere le informazioni necessarie a un centro dati, una sorta di centrale in grado di immagazzinare centinaia di migliaia di letture spot sui consumi.

Grazie a questo innovativo sistema di comunicazione, gli operatori hanno la possibilità di monitorare in maniera puntuale e precisa eventuali perdite così da intervenire tempestivamente per risolvere fastidiosi disservizi per l’utente finale. Allo stesso modo, la tecnologia intelligente di cui sono dotati questi nuovi contatori permette ai clienti di risparmiare grazie a letture frequenti e dati non presunti (le cosiddette letture stimate) così da risparmiare in bolletta e gestire al meglio il contratto, anche in funzione di un eventuale cambio di gestore nel mercato libero, senza la necessità di un operatore che fisicamente faccia un intervento presso il domicilio interessato.

Avere a disposizione uno smart meter aumenta anche la consapevolezza dei consumi della propria utenza permettendo al consumatore di rimodularli così da risparmiare in fattura. Tutto questo a favore di una considerevole riduzione dei costi e al tempo stesso, non dimentichiamolo, di una migliore sostenibilità ambientale.

Smart meter: quali ruolo avranno nei razionamenti?

L’ipotesi dei razionamenti dei consumi è un argomento piuttosto dibattuto nelle ultime settimane. Il suo obiettivo è chiaramente quello di diminuire in una determinata fascia oraria la disponibilità di energia per ogni nucleo familiare al fine di ridurre i consumi generali in virtù della crisi energetica che negli ultimi mesi ha investito l’Europa e il mondo intero a seguito del conflitto russo-ucraino.

Ad oggi non c’è nulla di certo ma quel che appare più sensato per procedere in tal senso è senza dubbio sfruttare la tecnologia intelligente di questi nuovi contatori per tenere sotto controllo i consumi domestici di tutte le abitazioni che ne sono dotati.

La riduzione dei consumi, così come auspicato dall’Unione Europea, dovrebbe essere del 10% al mese per ogni Stato membro, andando a lavorare in particolar modo sulle fasce orarie più sfruttate come quella dalle 17 alle 19, orario nel quale molti cittadini fanno ritorno alle loro case mettendo in funzione diversi elettrodomestici, molti dei quali in contemporanea.

Se i razionamenti dovessero divenire una realtà, quindi, in determinate fasce orarie stabilite autonomamente da ogni Paese UE potrebbe praticamente essere impossibile utilizzare due elettrodomestici in contemporanea. Lo smart meter, infatti, segnalando un consumo anomalo di energia, farebbe in buona sostanza scattare la corrente obbligando i cittadini a mantenere attivo un solo apparecchio per volta. A questi razionamenti farebbero ovviamente eccezione le apparecchiature medicali salva-vita.

I dubbi sulla bozza UE restano comunque numerosi. Ad oggi, infatti, la diffusione dei contatori intelligenti non è così capillare in tutta Europa e rischierebbe di penalizzare solamente le utenze domestiche nelle quali sono stati già installati.