Scritto da Serena Bernardelli

- Orto e giardino


Innesto: cos’è e come si fa

Pubblicato il

Il termine innesto è molto diffuso, ma non tutti sanno cos'è e come si fa. Scopriamo insieme di più si questa tecnica antichissima molto utile per gli alberi da frutta.

In molti sicuramente avranno sentito parlare di innesto, ma non tutti sanno cos’è e come si fa questa pratica.

È un intervento che si compie sulle piante e da cui si possono ottenere numerosi benefici: sia un miglioramento delle qualità sia della produttività.
Serve per stimolare la nascita di nuovi rami e quindi rendere le piante più vigorose, per preservare specie in estinzione, curare alberi malati e infine far sì che gli alberi da frutta producano più frutti.

Il periodo migliore per praticare l’innesto è sicuramente la primavera, ma anche il periodo autunnale può rivelarsi adatto.
In ogni caso per ottenere un risultato ottimale possiamo seguire il calendario lunare, che ci indicherà i periodi migliori per questo genere di intervento.

Esistono diverse tipologie di innesto e si può effettuare su moltissimi alberi, principalmente quelli da frutta, ma anche su piante di rosa e su alberi forestali.
Cerchiamo ora di conoscere più da vicino questa tecnica, cos’è e come di fa.

Cos’è l’innesto?

Prima di capire come si fa l’innesto dobbiamo procedere per gradi e chiarire cos’è questa pratica.
Questo termine, se riferito al mondo della botanica, è l’operazione che consiste nell’inserire una parte di una pianta in un’altra pianta di specie o varietà diversa e solitamente viene effettuata per ottenere qualità più pregiata di frutta, ma anche per curare alberi malati o per preservare specie in via d’estinzione.

È una tecnica davvero antichissima, ad esempio era già praticata in Oriente molti anni fa, e soprattutto, anche se non spessissimo, avviene in modo spontaneo in natura quando due rami si toccano e crescono saldandosi tra di loro.
Ciò accade poiché le due piante traggono importanti benefici da questa unione: ad esempio possono condividere la stessa linfa vitale.
È una pratica di moltiplicazione che consente di clonare la pianta madre e quindi far crescere un esemplare che mantenga tutte le caratteristiche di quella originale e che si differenzia per questo dalla semina.

Per praticare l’innesto dobbiamo necessariamente avere due componenti essenziali per questa tecnica: le marze (dette anche nesti) e il portainnesto.
Le marze o nesti, sono le gemme o parti di rami che vengono tagliate dalla pianta-madre che vogliamo impiantare.
Il consiglio è quello di utilizzare strumenti ben puliti e di scegliere un albero forte e in salute, ma che non sia troppo giovane e che abbia almeno un anno di vita.
Il secondo elemento essenziale è il portainnesto, ossia la pianta con radici in cui decidiamo di innestare la marza.
Dobbiamo scegliere una pianta simile a quella madre e assicurarsi che sia sana e priva di malattie.

Ora che abbiamo più informazioni su questa pratica, possiamo passare alla parte tecnica e vedere come si fa l’innesto.

Come si fa l’innesto?

Prima di tutto c’è da dire che esistono due modi di praticare l’innesto. Ma come si fa? E quali sono queste due tecniche?

La prima tecnica che vogliamo analizzare è quella dell’innesto a gemma. Esso si pratica principalmente sugli alberi da frutta e consiste nel tagliare un ramo con delle gemme e inserirlo nel portainnesto, dove è stato precedentemente effettuata un’incisione a T, facendo attenzione a non tagliare il legno, ma solo la corteccia.
Il nesto dovrà poi essere fissato con della rafia o con del nastro apposito.
Esistono vari tipi di tagli per questo genere di innesto, come ad esempio quello a T rovesciata o quello a triangolo.

La seconda è quella definita a marza e consiste nel prendere 2-3 gemme della pianta-madre. Questo innesto andrà effettuato esclusivamente in primavera, e quindi le gemme dovranno essere tagliate in inverno.
Le marze dovranno prima essere trattate con un prodotto fungicida e conservate in frigorifero, ricoperte da carta di giornale e poste all’interno di un sacchetto.
Dopo aver effettuato un taglio, che può essere praticato con tecniche differenti, dovremo inserire le marze e fissare con la rafia o con il nastro apposito.

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