Se prima i frutti esotici erano pochi diffusi nel nostro paese, ormai con i loro sapori freschi e i loro colori vivaci hanno conquistato anche noi italiani. Ma quali sono?
Introdurre i frutti tropicali nella nostra dieta dovrebbe essere una regola per chi vuole mangiare in modo sano ed equilibrato e non solo una moda alimentare del momento.
Infatti essi contengono proprietà benefiche per il nostro organismo, sono molto nutrienti e ricchi di sali minerali e vitamine.
Inoltre i loro sapori particolari stimolano la nostra fantasia e ci possono far scoprire nuovi abbinamenti e combinazioni particolari capaci di stimolare il nostro palato e di farci riscoprire il piacere di mangiare la frutta!
Ma oltre alla banana e all’ananas, che da sempre da sempre troviamo nei supermercati, quali sono i frutti esotici? Ecco la lista completa per conoscerli tutti.
Frutti esotici: i più particolari
Ecco la lista di tutti i frutti esotici più particolari, scopriamo insieme quali sono e le loro proprietà benefiche per il nostro organismo.
- Feijoa: questo frutto, originario del sud America, nasce da un arbusto sempreverde la cui crescita è favorita dal clima mediterraneo.
La sua buccia è verde e irregolare, mentre la polpa ricca di piccoli semi è bianca e granulosa; il sapore ricorda un mix tra quello dell’ananas e quello della fragola. Inoltre è ricco di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo: è fonte di fibre, di acido folico e di omega 3.
- Litichi: la cosiddetta ciliegia del deserto, è un frutto dal colore rossastro, mentre la sua polpa è bianca e succosa. Il sapore ricorda quello dell’uva e delle fragole ed è uno dei frutti esotici più salutari; infatti è ricco di vitamina B3, di vitamina C, di antiossidanti e di magnesio. Inoltre è un anti influenzale naturale molto potente e migliora la nostra digestione grazie alle fibre presenti.
- Finger lime: ha una forma curiosa e buffa e la sua polpa, formata da piccoli chicchi, ricorda molto quella del caviale. È un agrume proveniente dall’Australia e il suo sapore è una via di mezzo tra quello del limone e quello del lime.
Con questo frutto esotico si possono preparare degli impacchi per capelli e per il viso; infatti è ricca di acido citrico che dona elasticità, luminosità e tonicità; è una fonte di acido citrico e di vitamina C e B6.
- Pitaya: detto anche frutto del drago, originario del Messico, ha sicuramente una delle forme più strane e bizzarre. È di colore rosso acceso (ricorda anche per la forma una palla di fuoco) mentre la polpa al suo interno è bianca, cremosa e ricca di semini neri.
Il suo sapore ricorda un mix tra il kiwi e la pesca, è dunque delicato, ma dolce.
Frutti esotici: i più comuni
Ecco invece i frutti esotici più comuni, quelli che ormai da anni siamo abituati a vedere nei supermercati e nelle nostre cucine.
- Ananas: cresce nelle foreste del sud america ed è sicuramente uno dei frutti esotici più diffusi nel nostro paese. Ha un sapore dolce e succoso ed è ricco di proprietà benefiche: facilita la digestione, è ricco di vitamina C e vitamina A che rinforzano il sistema immunitario e soprattutto aiuta le donne a contrastare gli inestetismi della cellulite.
- Avocado: questo frutto è ormai diffusissimo in tutto il mondo, ma proviene dal Messico ed ha una forma che ricorda molto quella della pera.
Contiene grassi buoni che abbassano il colesterolo, è ricco di antiossidanti ed è un vero e proprio concentrato di energie.
- Mango: frutto molto consumato in estate, è stato paragonato ad un super food per le sue proprietà benefiche.
Prima di tutto è considerato un antitumorale naturale, combatte l’insonnia, è una fonte di vitamine, di ferro e di oligominerali. Aiuta a combattere l’insonnia e protegge da malattie cardiache ed è particolarmente indicato per chi soffre di anemia.
- Papaya: presenta una polpa morbida come il burro ed un sapore davvero molto dolce. Proviene dall’America Latina ed è un ottimo alleato per abbassare il colesterolo ed eliminare le rughe. È ricco di vitamine, antiossidanti e i suoi semi facilitano la cicatrizzazione ed elimina il gonfiore delle ferite.
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