In questo periodo di crisi economica e recessione, lo sguardo è particolarmente puntato sul costo dell’energia elettrica e sui trucchetti che è possibile mettere in pratica quotidianamente per cercare di risparmiare.

Non tutti sanno, però, che il consumo di energia elettrica dipende molto anche dal tipo di apparecchiature utilizzate quotidianamente in casa. Cerchiamo quindi di capire quali sono gli elettrodomestici che consumano di più, come scegliere i migliori e quali sono i parametri da tenere in considerazione quando cerchiamo di risparmiare.

Gli elettrodomestici che consumano di più

La brutta notizia è che tra gli elettrodomestici che consumano di più troviamo la maggior parte delle apparecchiature che utilizziamo praticamente tutti i giorni. Forno, frigorifero, televisore, lavatrice e phon rappresentano infatti un po’ per tutte le famiglie, piccole o grandi che siano, una costante.

Ma se questi sono gli elettrodomestici più dispendiosi ai quali difficilmente si può rinunciare, in altri casi alcuni tireranno un sospiro di sollievo scoprendo che non ne posseggono altri forse anche economicamente meno sostenibili. Nella top 10 degli elettrodomestici che consumano di più troviamo infatti anche condizionatore, lavastoviglie, ferro da stiro, forno elettrico, forno a microonde e aspirapolvere.

Elettrodomestici che consumano di più: quanto incidono sulla nostra bolletta

Ora che abbiamo visto quali sono gli elettrodomestici “colpevoli” di farci consumare di più, cerchiamo di comprendere nel dettaglio quanto ciascuno di essi incida concretamente sul calcolo della nostra bolletta.

Partiamo dal condizionatore, un’apparecchiatura di certo non presente in tutte le abitazioni ma negli ultimi anni sempre più commercializzata, complice anche la calura estiva resa meno sopportabile dall’afa e la comodità di poterla utilizzare anche come riscaldamento in inverno, se dotata di pompa di calore.

Il condizionatore, però, oltre a essere nemico del nostro portafogli, lo è anche dell’ambiente. Per un consumo medio annuale stimato in circa 450kWh, infatti, un simile dispositivo è in grado di produrre ben 143 kg di CO2, di certo un quantitativo seriamente preoccupante.

Altro elettrodomestico indubbiamente utile ma non presente in tutte le case degli italiani è la lavastoviglie. Il consumo medio annuo è stimato in circa 220 kWh. Si tratta di un quantitativo di energia elettrica senza dubbio rilevante ma che tuttavia può essere abbassato utilizzando in maniera intelligente questo valido aiuto in casa. In che modo? Ad esempio evitando di avviare cicli di lavaggio non a pieno carico, un po’ come per le lavatrici, e deselezionando l’opzione di asciugatura, un programma che spesso aumenta notevolmente il consumo e quindi i costi in bolletta.

E proprio per rimanere in tema di lavaggi, uno degli elettrodomestici che è presente praticamente in ogni casa è la lavatrice. In questo caso è impossibile fare una stima attendibile dei consumi annuali di un simile apparecchio. Molto dipende, infatti, non solo dalla classe energetica ma anche dalle abitudini di utilizzo (frequenza, programmi utilizzati, presenza di programmi ECO per il risparmio energetico, pieno o mezzo carico, temperatura e così via). In generale, però, contrariamente a ciò che ci si potrebbe aspettare, la lavatrice consuma mediamente di più dell’asciugatrice.

Altro elettrodomestico presente in tutte le famiglie e più o meno utilizzato a seconda di necessità e abitudini è il phon. In questo caso il consumo può arrivare sino a 2000 kWh per i modelli più potenti e con diverse opzioni di asciugatura. Ovviamente anche in questo caso è difficile fare una stima di quanto possa incidere sulla spesa annuale in bolletta, anche in considerazione del fatto che in estate alcune persone preferiscano un’asciugatura naturale quando possibile.

E tra gli elettrodomestici immancabili e sempre attivi in casa, non può di certo mancare il frigorifero. Si tratta senza dubbio alcuno dell’apparecchiatura più “impegnata” in casa che, da sola, è responsabile di circa un quarto dei consumi annuali di energia elettrica con un dispendio medio per un apparecchio standard di circa 240 Watt orari.

Passiamo ora alla televisione, immancabile compagnia nella casa della stragrande maggioranza degli italiani sebbene negli ultimi anni sia stata spesso surclassata da altri dispositivi come smartphone e tablet. Considerando un utilizzo medio pari a circa 4 ore giornaliere, il consumo annuale del televisore è pari grossomodo a 190 kWh.

Come ridurre i consumi

Ma esiste una soluzione al problema del caro bolletta pur avendo la necessità di utilizzare quotidianamente molti di questi elettrodomestici? La risposta è sì. Le apparecchiature “energivore” che abbiamo appena visto possono consumare meno a condizione che nell’acquisto di un nuovo modello si prediligano elettrodomestici con classe energetica alta, garanzia non solo di consumi ridotti ma anche di un impatto ambientale notevolmente inferiore.

Di certo un dispositivo di ultima generazione con una buona classe di consumo può avere costi mediamente superiori ad altri prodotti. Un simile acquisto dovrebbe però esser visto come un investimento in quanto il risparmio negli anni successivi ripagherà ampiamente il maggior prezzo di vendita.

Anche l’orario di utilizzo può fare la differenza, soprattutto per gli elettrodomestici più dispendiosi. Chi ha un contratto con tariffa bioraria col proprio fornitore di energia, infatti, trarrà sicuramente vantaggio dall’utilizzo di phon, lavatrice e altri elettrodomestici da accendere solo per necessità nelle ore serali e notturne.

Attenzione, infine, alle tante offerte oggi disponibili nel mercato libero. Per comprendere quale sia più conveniente per le proprie abitudini di consumo è fondamentale conoscere le tariffe applicate in bolletta e compararle con quelle di altri fornitori. Solo in questo modo si potrà scegliere la soluzione economicamente più vantaggiosa.