La passiflora è una delle piante dalle proprietà calmanti più efficace che esista in natura. Originaria dell’America centro-meridionale, la passiflora predilige climi temperati e caldi, grazie ai quali le sue foglie assumono i colori vivaci che la contraddistinguono.

Sono proprio i fiori della passiflora ad essere utilizzati in medicina, perché ricchi di costituenti chimici che hanno effetti diretti sul sistema nervoso centrale. Questa pianta è un eccellente rimedio naturale per moltissimi problemi, tra i quali vi sono anche i dolori del ciclo mestruale e i problemi legati ad ansia e stress che spesso portano problemi.
La passiflora è un calmante naturale che permette di distendere i nervi e che agisce sul sistema nervoso.

Vediamo nel dettaglio quali sono le proprietà benefiche della passiflora, come si utilizza questo fiore e quali sono gli effetti collaterali ai quali fare attenzione. Le controindicazioni sono infatti un elemento a cui fare particolare attenzione, dato che si potrebbero avere degli spiacevoli problemi.

Passiflora: le proprietà della pianta


Le proprietà principali della passiflora sono estremamente efficaci nel trattare i disturbi connessi al sistema nervoso, come ad esempio la mancanza di sonno e le sindromi ansiose o depressive di tutti i tipi. I principi attivi della passiflora, infatti, sono gli stessi dei componenti chimici utilizzati nei medicinali con agenti sedativi e antispastici.

Primi, fra tutti questi agenti, i flavonoidi, la cui azione sedativa influisce soprattutto sul midollo spinale, diretto responsabile dei centri del movimento e del sonno. Questi composti sono in grado di creare dei legami chimici con i recettori delle benzodiazepine già presenti nel nostro cervello, generando numerosi benefici. Il più importante è sicuramente la capacità di combattere l’insonnia, donando a chi assume la passiflora un sonno profondo e senza risvegli notturni.

Un infuso di passiflora, poi, è particolarmente indicato anche per chi soffre di forte stress, ansia o depressione. Naturalmente non si tratta di un rimedio totalmente risolutivo, ma la passiflora, grazie ai suoi effetti calmanti sul sistema nervoso, è un valido aiuto per gestire meglio attacchi d’ansia, nevrosi o disturbi post-traumatici.

Anche per le donne in menopausa la passiflora può rappresentare un elemento attenuante dei sintomi più fastidiosi: irritabilità, battiti accelerati, dispnea e vampate di calore possono risultare meno sgradevoli da sopportare con l’aiuto di un infuso di passiflora. Grazie alla sua azione calmante, inoltre, è molto efficace per alleviare i disturbi gastrointestinali di origine nervosa.

Anche un altro componente della passiflora, gli alcaloidi armanici, può aiutare a contrastare gli spasmi muscolari. Questi principi attivi agiscono sulla muscolatura liscia, aiutando a rilassarla e agendo come calmante, ad esempio in caso di crampi dovuti a dolori mestruali. Oltre che sulla muscolatura dell’utero, gli alcaloidi armanici agiscono sul sistema gastrointestinale e sui bronchi, calmando tosse, crampi e spasmi.

Passiflora: le controindicazioni


Tuttavia, è proprio la presenza degli alcaloidi armanici a rappresentare un fattore di rischio in determinate situazioni. La loro azione di stimolo alla muscolatura liscia può infatti essere molto pericolosa, ad esempio per le donne in gravidanza, dato che potrebbe provocare contrazioni uterine dannose per il feto.

L’azione per cui la passiflora è più apprezzata, quella calmante e lenitiva, può creare molti problemi soprattutto se il fiore si assume insieme a determinati farmaci. Mescolata con i barbiturici ad esempio, che hanno già di per sé un’azione calmante, la passiflora può indurre ancor più sonnolenza e prolungare i tempi del sonno. Stesse conseguenze ci sono con i farmaci per la sedazione, che aumentano i loro effetti con risultati a volte spiacevoli.

Il consiglio è quindi quello di chiedere al proprio medico curante in che modo assumere la passiflora e se è possibile farlo, senza avere problemi con le cure che si seguono.

Passiflora: come assumerla e a chi fa bene

Il modo migliore per assumere la passiflora è con delle tisane o degli infusi, che si possono preparare tranquillamente anche in casa. L’ideale sarebbe bere un decotto con la passiflora prima di andare a dormire, in maniera che l’azione tranquillante della pianta abbia modo di fare effetto durante la notte, garantendo un sonno pacifico e profondo.

Grazie ai principi attivi descritti sopra, si può tranquillamente affermare che a beneficiare di più degli effetti della passiflora sono coloro che soffrono di insonnia o di disturbi ansiosi che non necessitano di trattamento farmacologico.
Come valido aiuto contro lo stress quotidiano poi, bere infusi di passiflora è particolarmente indicato per chi risente in maniera eccessiva dell’affaticamento giornaliero.

Attenzione però a non esagerare: gli effetti collaterali della passiflora, sebbene raramente dannosi, non vanno assolutamente sottovalutati. Si potrebbe infatti avere un’eccessiva sonnolenza e problemi a svegliarsi, anche dopo molte ore di sonno.