Gli spaghetti di soia sono un alimento molto diffuso nella cucina orientale, meno in quella italiana.
Le proprietà benefiche degli spaghetti di soia per il nostro organismo, l’illusione che contengano meno calorie della pasta normale e l’aumento dell’uso dei legumi come fonte alternativa di proteine rispetto alla carne e al pesce hanno contribuito a renderli conosciuti anche nella cucina occidentale.
Sono un prodotto particolare, utilizzato nella cucina thailandese e giapponese, meno nella cucina cinese dove in genere si preferiscono gli spaghetti di riso.

Sebbene siano prodotti molto differenti, molti sono portati a pensare che siano equivalenti: in realtà gli spaghetti di riso hanno una consistenza assimilabile a quella degli spaghetti di frumento, mentre la consistenza degli spaghetti di soia è completamente diversa.
Sono sottilissimi fili di pasta e dopo la cattura diventano trasparenti e molto scivolosi. Il loro gusto delicato li rende perfetti da combinare con diversi ingredienti, come verdure e gamberi. Vediamo ora quali sono le proprietà e le calorie degli spaghetti di soia.

Spaghetti di soia: proprietà

La farina di questo legume, in particolare la varietà mung detta anche soia verde, è appunto l’ingrediente base per la produzione degli spaghetti. Dunque molte delle proprietà della soia sono presenti anche negli spaghetti.

Primo tra tutti, gli spaghetti di soia hanno il pregio di tenere a bada la glicemia e il colesterolo, aiutano l’intestino a compiere le sue regolari funzioni grazie alle fibre, mentre grazie ai sali minerali contenuti (fosforo e magnesio) aiutano a prevenire da malattie quali l’osteoporosi.

La soia sembrerebbe essere d’aiuto anche per il funzionamento del fegato nei pazienti gravemente sovrappeso o obesi. Consumare prodotti a base di soia, come gli spaghetti, può alleggerire, seppur in piccola parte, la condizione di stress e di sovraccarico a cui il fegato è sottoposto.

Inoltre gli spaghetti di soia sono ricchi di isoflavoni utili alle donne per combattere i disturbi della menopausa come vampate di calore e cambio d’umore.
Essi infatti vanno a compensare, almeno in parte, gli estrogeni che tendono a mancare creando scompensi all’interno dell’organismo femminile quando una donna si trova in questa particolare condizione.
Gli isoflavoni sono stati anche attribuiti ad una funzione protettiva rispetto ad alcuni tumori, come quello al seno per le donne e quello alla prostata per gli uomini.

In ogni caso non bisogna abusare di spaghetti di soia (e in generale di questo prodotto) perché contiene alcuni ormoni di tipo vegetale che potrebbero andare ad agire in primis sul funzionamento della tiroide e poi su quello di altri organi.
Questo argomento è molto discusso e controverso: c’è chi dice di consumare alimenti a base di soia regolarmente, chi invece sostiene che più di due-tre volte a settimana sia il limite massimo.

Spaghetti di soia: calorie e come cucinarli

Contrariamente a quanto comunemente si pensa, gli spaghetti di soia sono calorici.
Per una porzione di circa 100 gr ha un apporto calorico di circa 330 kcal e i macronutrienti maggiori sono i carboidrati: sono quindi paragonabili, a livello calorico, ad un normale piatto di pasta di grano.

A loro vantaggio c’è da dire però che bastano 70 g di spaghetti di soia per sentirsi sazi e soprattutto dopo averli mangiati non si avverte gonfiore di stomaco nè fastidio, come spesso accade con i carboidrati poiché essi non provocano fermentazioni intestinali.
Per questa ragione essi sono ottimi non solo per chi decide di seguire una dieta vegana introducendo così proteine vegetali comunque presenti negli spaghetti di soia, ma anche per chi segue una dieta dimagrante e vuole concedersi lo sfizio di un buon piatto di pasta (anche se alternativo).

In ogni caso, pur essendo abbastanza calorici, sono costituiti per la maggior parte di grassi insaturi e quindi assolutamente privi di colesterolo.
Inoltre contengono molto sali minerali e fibre naturali utili per il nostro organismo.
Come cucinare gli spaghetti di soia? Facilissimo! Basta lessarli in acqua per non più di 10 minuti e poi procedere a condirli. I modi per farlo sono davvero tanti: in oriente ad esempio vengono serviti con salsa di soia, verdure e germogli, ma possono essere anche abbinati ad ingredienti più reperibili nei nostri negozi come gamberetti o pesto.