Il geranio, conosciuto anche scientificamente come pelargonium, è un genere di pianta che si è sviluppata nelle terre africane, esattamente nell’Africa australe e fa parte delle Geraniacee.

Per coltivare il geranio sarà sufficiente piantarlo in un vaso lungo e non tanto largo con terriccio ed innaffiarla tre volte a settimana. Pianta bellissima, conosciuta principalmente in Italia dal colore rosso può essere di tantissime specie, quella più conosciuta e coltivata è quella del Pelargonium zonale o geranio comune le cui foglie sono solite essere pelose ed a forma di cuore.
Anche il Pelargonium peltatum o geranio edera è molto apprezzato in Europa, con le foglie lucide, il Pelargonium grandiflorum o geranio a farfalla, con le macchie rossastre che lo rendono unico, il Geranio odoroso o Pelargonium odoratissimum con i tipici fiori bianchi e rossi ed un aroma unico. Infine sia il Pelargonium graveolens ed il Pelargonium radens, il primo che emana invece un profumo che sa di rosa mentre il secondo dalla fragranza al limone.

Come si può vedere di geranei ne esistono molte specie e non si avrà che l’imbarazzo della scelta. I più apprezzati sono i primi due che danno vita a fiori che vanno dal rosso al bianco, passando per varie tonalità di rosa, viola, violetto, fucsia e perfino arancione.

Come abbiamo detto i gerani sono fiori comuni, comunissimi in Europa, che oltre ad essere una pianta ornamentale hanno anche altre caratteristiche che la rendono unica. Quali? É una pianta terapeutica che ha valenze importanti a livello di infiammazione, ha infatti caratteristiche antinfiammatorie, lenitive e perfino antistress.

Di seguito andremo a scoprirne i dettagli: quali sono le proprietà dei gerani e come possiamo coltivarli preservandoli dal freddo, dal gelo e dal vento per aiutarci anche a combattere alcuni mali comuni del nostro tempo? Scopriamo tutti i segreti di questa pianta dalle mille proprietà.

Geranio: proprietà

Come anticipato il geranio ha alcune proprietà che la rendono una pianta terapeutica, oltre che ornamentale. Questo avviene per la presenza di alcuni principi attivi come il geraniolo ed il terpineolo che le donano delle caratteristiche che possono arrivare ad estrarre un potente antinfiammatorio, lenitivo per le nostre mucose.

Oltre a queste proprietà è possibile ricavare degli estratti con funzioni calmanti: utili per chi soffre di stress, sono efficaci anche per la cura di alcune ferite, per l’herpes e per lo smaltimento della cellulite. Insomma una pianta dalla quale è possibile estrarre un’essenza unica, dai mille principi e un rimedio naturale per moltissimi problemi.
Il geranio è usato nell’aromaterapia dunque e grazie alle sue proprietà risulta essere:

  • antidepressiva,
  • antinfiammatoria,
  • lenitiva,
  • astringente
  • antisettica.

Oltre a questo è una pianta che ha la funzione di stimolare il sistema linfatico e tonica il fegato ed i reni. In sostanza a livello di aromaterapia è una pianta fantastica.
Dopo aver capito quali sono le sue proprietà per l’aromaterapia ovvero quella che può essere considerata un ramo della fitoterapia che usa gli oli essenziali, andiamo a fare luce su come curare la pianta nel nostro giardino e come prendersene cura.

Geranio: come prendersene cura?

Abbiamo visto sopra i benefici e le proprietà dei gerani: come facciamo a coltivarli al meglio? Ecco il geranio è una pianta che ama le posizioni in cui può ricevere i raggi solari, posizioni soleggiate dunque in primis ma non solo. Questa pianta infatti può vivere a lungo anche se invasata e piantata in zone in mezz’ombra.
Ciò potrebbe essere anche un elemento importante per la pianta che d’estate non va tenuta troppo sottoposta ai raggi solar. L’esposizione diretta porterebbe deteriorarsi della pianta per il sole ed il caldo. Per cui meglio piantarla e tenere i vari vasi in zone in cui il sole la colpisca per buona parte della giornata, ma non la totalità per i mesi estivi.

Come va innaffiato il geranio? Facile, regolarmente per tutta la stagione della sua riproduzione, ovvero la primavera. Tre volte alla settimana, non di più, ma se la primavera è troppo calda e vediamo la terra in cui è piantata secca velocemente possiamo annaffiarla anche 4 volte.
D’estate invece va innaffiata ogni giorno, senza però eccedere perché la troppa acqua come in tutte le piantagioni può portare a far marcire le sue radici. Le foglie stesse non vanno annaffiate per questo motivo bisogna tenerle al riparo da zone dove potrebbero bagnarsi in continuazione nonché da zone in cui l’acqua piovana possa disturbarle.

Infine la concimazione è essenziale ogni 2 settimane per avere una fioritura stupenda.