Le ricerche scientifiche parlano chiaro: meditare fa bene non solo alla nostra psiche, ma anche alla salute del nostro corpo. Ma come fare meditazione? Qual è la tecnica migliore per noi?

I ritmi di vita piuttosto sostenuti, lo stress e la stanchezza spesso ci influenzano in modo negativo il nostro organismo e quindi ognuno di noi dovrebbe trovare un po’ di tempo per se stesso e dedicarsi alla meditazione; tuttavia il grande numero di tecniche potrebbero disorientare e confondere. Nei secoli infatti si sono sviluppati moltissimi metodi, alcuni molto differenti tra di loro e quindi la prima domanda che potrebbe sorgere in noi è qual è la tecnica più adatta a noi?

Dunque come fare meditazione? Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza: ecco una piccola guida molto semplice alle migliori tecniche e rigenerare il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito, apprendendo ad affrontare con più serenità i cambiamenti e le avversità che si presentano nel corso della vita.

Come fare meditazione: ecco le migliori tecniche

Per riuscire ad orientarci nel modo migliore tra le varie tecniche e comprendere quale sia la più adatta a noi e capire al meglio come fare meditazione dobbiamo fare una prima distinzione. Esistono due filoni principali: focalizzazione, ossia durante la meditazione il focus viene indirizzato verso un qualcosa in particolare e monitoraggio quando durante la meditazione ci si focalizza sull’osservazione dei propri pensieri, in modo non giudicante.
Vediamo ora quali sono le principali tecniche di meditazione.

  • Meditazione Mindfulness: questa meditazione è sicuramente la più diffusa in occidente ed infatti è stata sviluppata negli anni ‘70 proprio allo scopo di occidentalizzare filosofie più complesse e orientali.
    Questa tecnica si basa su tre concetti fondamentali: concentrarsi sul presente, osservare e non giudicare ed essere consapevoli al 100% delle nostre azioni senza formulare preconcetti. Nella pratica si comincia seduti su di un cuscino messo sul pavimento o su una sedia; l’importante è che la schiena non sia supportata e dobbiamo concentrarci per tutta la durata sull’atto respiratorio ed esercitarci ad essere consapevoli di questo momento.
  • Meditazione Zen: è la classica tecnica di meditazione che si pratica seduti nella posizione di Buddha ed è forse la più antica forma conosciuta; è stata ideata nel sesto secolo d.C. da un monaco indiano e si pratica stando seduti a gambe incrociate. Il punto focale di questa meditazione è la respirazione e la staticità e tramite questi due processi si acquisisce maggior consapevolezza, autocontrollo e capacità di osservazione.
  • Meditazione Kundalini: questa tecnica appartiene al ramo della meditazione yoga ed è piuttosto complessa. L’obiettivo finale è quello di risvegliare l’energia Kundalini, ovvero una forma di energia avvolta a spirale sulla base della nostra colonna vertebrale. In ogni sessione di questo genere di meditazione ci si concentra su un chakra specifico e si cerca di sbloccarlo. Dalla meditazione kundalini si ottengono una piena realizzazione di sé ed una gioia profonda che sgorga dall’interno del nostro essere.

Altre tecniche per fare meditazione

Continuiamo la nostra piccola guida tra le varie tecniche di meditazione e riuscire a comprendere quale possa essere quella più adatta a noi.

  • Meditazione Vipassena: questa pratica affonda le sue radici nel Buddhismo e il suo nome deriva dalla parola visione. Questa meditazione è anche conosciuta come meditazione consapevole poichè si basa appunto sulla consapevolezza della nostra respirazione. Si pratica focalizzando tutta l’attenzione su un oggetto, materiale o immateriale, e sui suoi movimenti. Ci permette di elevare la nostra spiritualità ad uno stadio superiore, dal quale deriva una nuova visione della vita più completa, ma non solo. Ci permette di essere anche più rilassati e di dar sfogo allo stress che la vita quotidiana ci impone.
  • Meditazione dinamica: questo genere di meditazione fa parte delle tecniche di meditazione attiva ideate dal maestro Osho ed è un tipo di meditazione che richiede appunto di dare libero sfogo al movimento e alla creazione. Si pratica infatti lasciando libere le nostre emozioni il nostro corpo, camminando, correndo e manifestando i nostri pensieri senza filtri. Lo scopo finale è quello di sfruttare movimento e frenesia per incanalare al meglio le sensazioni che ci pervadono e, come effetto secondario, apprezzare meglio il silenzio e la calma.